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Addio a Saverio Strati premio Campiello 1977

Calabrese di origine, ma cittadino di Scandicci da oltre 50 anni lo scrittore, che ha vinto il Premio Campiello nel 1977 è stato uno dei protagonisti della letteratura italiana dello scorso secolo

Scandicci dice addio ad un altro suo grande concittadino: Saverio Strati. Calabrese di origine, ma cittadino di Scandicci da oltre 50 anni, lo scrittore, premio Campiello nel 1977, è stato uno dei protagonisti della letteratura italiana dello scorso secolo. Strati è scomparso nei giorni scorsi all'età di 89 anni. “E’ una grave perdita – dice il Sindaco di Scandicci Simone Gheri – se ne va una persona che ha dato molto alla letteratura, ricordiamo le iniziative che ha ispirato in città. Di Strati ci restano le opere, e un insegnamento: quando accogliamo persone e storie da terre lontane le nostre menti si arricchiscono. Ecco, possiamo dire che resta il simbolo della cultura aperta della nostra città, e di questo siamo fieri”.

Una figura a cui è stata dedicata anche un piece teatrale: “Il ritorno del soldato” del regista Giancarlo Cauteruccio, portata in scena prima al Teatro Studio di Scandicci e poi con una tournée nazionale.

Nel 2009 fu promossa una campagna dal Sindaco di Scandicci per far applicare allo scrittore la legge Banchelli, visto che negli ultimi anni viveva in condizione di difficoltà. L'ultimo saluto a Saverio Strati è stato dato alle 12,30 nella Sala per le cerimonie laiche del cimitero di Sant'Antonio.

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