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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ex Scuola San Michele a Torri, l'edificio resta vuoto ed inutilizzato

Dopo 4 aste andate deserte, ancora nessuna decisione è stata presa sull'edificio di proprietà comunale

Quattro aste andate deserte, valore dell'immobile sceso da 900 mila euro a 650 mila, struttura ancora lasciata abbandonata e “in balia di senza fissa dimora e clandestini”. Si tratta dell'Ex Scuola di San Michele a Torri un edificio in pietra di quasi 400 metri quadrati di proprietà comunale che ormai da molti anni è in disuso.

Sull'argomento il consigliere comunale di Più Scandicci Alessandro Martini, nel marzo scorso ha presentato un proposta, in cui la struttura potrebbe essere destinata ad attività sociali, ma è stata bocciata.

“Sono trascorsi 5 mesi- spiega il consigliere Martini - e l'edificio rimane vuoto e inutilizzato. E’ sconcertante che si preferisca lasciare un edificio comunale abbandonato ed in balia di senza fissa dimora e clandestini piuttosto che restituirlo alla comunità”.

Un immobile che l'amministrazione comunale vorrebbe vendere, ma su cui ancora non ci sono tempi e certezze poiché le 4 aste organizzate sono andate deserte.

“L’ex scuola è destinata - continua il consigliere -ad entrare in quella mappa dell’abbandono che popola la nostra città. Aree abbandonate a sé stesse o occupate da senza fissa dimora come l’area ex CNR e Villa La Lucciola. Ma oltre al nodo sicurezza l’abbandono dell’edificio costituisce un vero schiaffo morale verso tutte quelle famiglie dove è presente una persona non autosufficiente, considerando l’assenza di strutture sociali nel territorio scandiccese”.

Secondo il consigliere Martini la destinazione dell'immobile per finalità sociali, potrebbe risolvere il problema del degrado ed anche facilitare la situazione a tutti quei cittadini non autosufficienti ed alle loro famiglie fornendo un struttura adeguata.

ex scuola san michele a torri

“Nel nostro comune- spiega il consigliere di Più Scandicci - oltre ai ricoverati, ci sono più di 500 concittadini riconosciuti dalla commissione preposta come non autosufficienti che aspettano di appoggiarsi in strutture attrezzate ai loro bisogni”.

Il centro diurno per disabili di Scandicci è in affitto da 30 anni, “è quindi ancor più incomprensibile l’ostinazione dell’amministrazione – conclude Martini - a volere svendere un immobile in pietra di proprietà comunale, invece di utilizzarlo per tali attività sociali facendo risparmiare per giunta anche i cittadini".

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