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Imprese a Scandicci si segna un +4 nel 2013

Giorgi “In questo periodo di crisi prolungata a Scandicci registriamo una sostanziale tenuta, anche a medio termine rafforzata da aumenti nel numero di imprese con un trend leggero ma costante”

Piccolo aumento del numero di imprese attive nel comune di Scandicci nel 2013. Da 4190 del 2012 a 4194 nel 2013.

Un + 4 che si evince dai dati comunicati dalla Camera di Commercio all’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Giorgi.

“E’ confermato il dato emerso anche dai rilievi trimestrali - spiega l’assessore Giorgi - in questo periodo di crisi prolungata a Scandicci registriamo una sostanziale tenuta, anche a medio termine, rafforzata da aumenti nel numero di imprese con un trend leggero ma costante. In prevalenza non ci troviamo a fronteggiare nuove situazioni d’emergenza, questo non vuol dire che possiamo abbassare la guardia: è necessario tenere le antenne alte, monitorare costantemente la situazione e lavorare tutti assieme ad un sistema sempre più coeso, con il protagonismo degli imprenditori, delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle parti sociali”.

Le imprese che sono cresciute maggiormente tra il 2012 ed il 2013 sono, le attività immobiliari con un + 10, da 213 a 223, seguite da quelle di “noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto” che ha registrato un aumento di 8, passando dalle 160 dell’anno scorso alle 168 del 2013, e le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, che ha registrato un aumento di 6, passando da 151 a 157.

In aumento anche le imprese agricole, di silvicoltura e pesca, che sono passate da  154 a 159, quelle di trasporto e magazzinaggio, da 179 a 183, seguite dalle attività finanziare e assicurative, 3 in più, e quelle di commercio all’ingrosso e al dettaglio che aumentano di 2 unità rispetto al 2012, 1044 contro le 1042 dell’anno scorso.

In diminuzione, invece, le attività manifatturiere, 17 in meno, da 915 a 898, seguite dalle aziende dei servizi di informazione e comunicazione che passano da 79 a 69.

Leggero calo anche nel settore costruzioni, da 825 a 820, delle attività professionali, scientifiche e tecniche, da 130 a 127. Diminuiscono di una unità le attività di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione, da 12 a 11, le attività artistiche, sportive e di intrattenimento, che passano da 44 a 43, e altre imprese, da 6 a 5.

Senza variazioni i settori dell’istruzione (6 sedi), della sanità e assistenza sociale (8 sedi) e quelle di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (1 sede).

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