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Slow Food e filiera corta per le mense delle scuole di Scandicci

La refezione scolastica parte il 18 settembre ed è gestita dalla ditta Cir food divisione Eudania che garantisce oltre 400 mila pasti nel corso dell'anno per circa 3800 persone al giorno tra alunni, studenti e insegnanti.

Slow Food e Comune di Scandicci insieme per un progetto per l'educazione alimentare ed al gusto dei nidi. Carne di origine esclusivamente nazionale, prodotti alimentari biologici e da filiera corta, frutta e verdura proveniente anche dagli orti didattici questi i punti fondamentali dei questo progetto.

Il servizio mensa parte mercoledì 18 settembre “come in tutta la Toscana riprende la settimana dopo l’inizio della scuola, con l’entrata a pieno regime delle attività didattiche dopo i primi giorni di rodaggio e di tempi corti”, spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Sandro Fallani.

La refezione scolastica è gestita tramite la ditta Cir food divisione Eudania che si è aggiudicata il servizio con la gara d’appalto di tre anni fa e garantisce oltre 400 mila pasti nel corso dell’anno per circa 3800 persone al giorno tra alunni, studenti e insegnanti.

Il costo complessivo è di 2,4 milioni di euro, a cui il Comune di Scandicci partecipa con circa 600 mila euro.

“Il sostegno pubblico al servizio è pari alla copertura delle agevolazioni fissate in base al reddito e dal secondo figlio in poi – continua l'assessore Fallani – non riguarda assolutamente la copertura delle morosità che invece sono recuperate con forme progressivamente più rigide come solleciti e rateizzazioni, fino al sequestro dei beni”.

Tutti i pasti vengono preparati quotidianemente presso la cucina centralizzata di Via Allende a Scandicci e secondo le indicazioni dell'istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.

Nelle mense scolastiche cittadine sono effettuati costantemente e senza preavviso controlli incrociati di Asl, dietiste del Comune e genitori dei comitati mensa delle singole scuole.

Ogni pasto costa mediamente al Comune 4,39 euro: la tariffa piena per il primo figlio di famiglie con reddito superiore ai 32.500 euro è pari a 4,30 euro. Le agevolazioni riguardano progressivamente le fasce di reddito inferiori e si estendono ai secondi, terzi e quarti figli iscritti a mensa.

I servizi mensa si potranno pagare direttamente a scuola o presso lo Sportello scuola al Cred, aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 8,30 alle 19 escluso il mercoledì mattin. La mensa può essere pagata anche presso i negozi convenzionati, oppure in via sperimentale per le famiglie dei servizi 1-6 anni (scuole Turri, Ciari, Makarenko), tramite smartphone abilitati presso il Cred. Nei prossimi mesi le famiglie potranno disporre di ulteriori modalità di pagamento, anche tramite la grande distribuzione.

La novità di quest’anno è la trasmissione in tempo reale alla cucina centralizzata delle presenze dei bambini in aula, tramite smartphone in dotazione alle scuole, con gli obiettivi di velocizzare l’inizio della preparazione dei pasti, ottimizzare il servizio e ridurre gli sprechi alimentari.

“Contro lo spreco di cibo – dice Fallani – sospenderemo il servizio in quattro giornate in cui tradizionalmente pochissimi alunni mangiano, ovvero gli ultimi giorni prima delle vacanze di Natale, di Pasqua ed estive, oltre al Martedì Grasso, date in cui è tradizione organizzare piccole feste o uscire prima di scuola. In quelle giornate negli anni scorsi sono state buttate via quintali di cibo e questo è moralmente inaccettabile. Per quattro giorni l’anno nelle classi che non organizzano feste il pasto può essere integrato con un panino o un pranzo al sacco, l’importante è che i ragazzi capiscano il valore del cibo. Stare a tavola del resto ha un valore educativo fondamentale”.

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