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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Dalla Regione boccata d'ossigeno di 12 mesi per i lavoratori della ex Isi

Un progetto per garantire un sostegno al reddito dei 120 lavoratori ex Isi che non possono beneficiare della mobilità perchè a causa del fallimento non hanno maturato i giorni necessari per accedere agli ammortizzatori sociali

Un respiro di sollievo che dura 12 mesi. E' questo il risultato dell'incontro sulla ex Isi che si è svolto questa mattina in Via Giovanni Pico della Mirandola all'assessorato regionale del lavoro. Al tavolo l'assessore Gianfranco Simoncini e i sindacati, quest'ultimi impegnati nel trovare una via di fuga per i 120 lavoratori in modo che possano beneficiare della mobilità, dopo che hanno avuto accesso agli ammortizzatori sociali.

Un incontro tecnico a cui hanno partecipato oltre ai vertici regionali e i sindacati, anche una rappresentanza di lavoratori e della Provincia.

Durante l'incontro la Regione ha illustrato il percorso che intende intraprendere, in accordo col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, utilizzando 2 milioni di euro di risorse stanziate sul programma "Welfare to Work" per le politiche di reimpiego. Adesso c'è da aspettare che l'Inps verifichi la situazione contributiva dei 300 lavoratori in modo da avere un quadro chiaro. Dopo queste verifiche, infatti, coloro i quali non risulteranno “essere detentori del diritto soggettivo”, parteciperanno ad un progetto di riattivazione e formazione che consentirà loro di percepire un'indennità di circa 800 euro mensili. E' inoltre previsto un bonus assunzione per le imprese che assumeranno i lavoratori a tempo indeterminato.

Sempre nel corso della riunione è stata resa nota una lettera arrivata ieri dal sottosegretario Carlo Dell'Aringa in cui si ribadisce il parere negativo del Ministero del Lavoro rispetto al diritto alla mobilità di una parte dei lavoratori Ex Isi.

“Da oggi c'è un elemento importante – sottolinea Stefano Angelini della Fiom CGIL - che la Regione Toscana mette in campo assieme al Ministero e che nei prossimi giorni andremo a definire insieme. Non risolve il problema, ma è una boccata d'ossigeno vitale rispetto alle prospettive che avevamo fino venerdì scorso. Importante anche l'incentivo alle aziende che vorranno assumere".

Dai sindacati e dalla stessa regione arriva l'appello a tutti i lavoratori di presentare domanda di mobilità all'Inps comunque.

"Ringraziamo la Regione per tempismo e disponibilità- commenta il segretario della Fiom Daniele Calosi -. Ora si tratta di discutere con il Tribunale e le istituzioni riguardo al rilancio industriale dell'area e di affrontare una nuova sfida, qualora venga acquistata l'area, chi subentrerà, dovrà farsi carico di riassumere i lavoratori".

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