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Santo Spirito: "rivolta" contro i blocchi sul sagrato della basilica / VIDEO - FOTO

I residenti e commercianti non soddisfatti: "Erano meglio le fioriere"

Le turbolenze in Santo Spirito ormai sono di casa. Dopo le polemiche del passato per la malamovida e i giovani che, spesso avvinazzati, non hanno fatto dormir sonni tranquilli ai residenti, adesso si è deciso di porre un argine, nel vero senso della parola. 
 
Per porre rimedio alla questione, dopo le richieste del parroco del luogo di culto e di un comitato di residenti, con la Lega che aveva chiesto addirittura una cancellata a protezione della basilica, Palazzo Vecchio ha optato prima per l’installazione temporanea di fioriere per poi passare a una cordonatura. 
 
Che una strada andasse imboccata è chiaro, soprattutto perché la piazza era stata più volte al centro di ordinanze - seguite a comportamenti scorretti e sregolati - con un importante e continuo impiego di forze dell’ordine. 

Sebbene il progetto non abbia ancora assunto la forma completa, la strada scelta non sembra però molto gradita al quartiere. 

Perché? I dipendenti del Comune stanno installando dei grossi basamenti di calcestruzzo - con sopra una piastra in metallo - su cui piazzare paletti a cui sarà legata la cordonatura in canapa. 
Sistema di dissuasione, scelto in accordo con la sovrintendenza, che dovrebbe far desistere dal valicarlo (vedremo, ndr), oltre a rappresentare il divieto di stazionamento ed divieto di consumo di cibi e bevande nell'area. Insomma una contromossa al bivacco, che si va ad aggiungere all'installazione di telecamere in Via Coverelli per “pizzicare” gli urinatori folli del sabato sera.

Le critiche erano partite già a inizio settimana. Lunedì, alla vigilia dell’inizio dei lavori, un gruppo di giovani dell’area antagonista aveva occupato per protesta le gradinate facendosi forza al ‘grido di  la piazza è nostra e facciamo quello che ci pare'. Oggi però i meno convinti sembrano residenti e commercianti che, per il momento, trovano la soluzione non troppo decorosa. 
 
Sinistra Progetto Comune critica la scelta dell’amministrazione non considerandola idonea e lamentando anche l'assenza di un bagno pubblico gratuito. “Questa è oggi Piazza Santo Spirito, quella della cittadinanza temporanea, con cui far tornare le residenze in centro. 100.000 euro per corde e cemento, continui investimenti in telecamere, ma nessun investimento sui servizi igienici: tutto in nome del "decoro", dispositivo di disciplinamento con cui criminalizzare i bisogni delle persone, continuando a offrire alla cittadinanza un solo modello di consumo e di socialità, disciplinato tra scontrini che danno diritto a sedersi e divise pronte a ricordare che l'unica libertà riconosciuta è quella del profitto privato”.
 
 
 
 
 
 
 

Santo Spirito: quartiere in rivolta per le nuove barriere

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