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Venerdì, 19 Aprile 2024

Museo del treno in miniatura nell’ex cinema Ariston/ VIDEO

Prende vita uno straordinario dispositivo narrativo concepito a partire dal celebre plastico ferroviario di San Giuliano

Domenica scorsa (29 maggio) ha aperto a Firenze il progetto museale HZERO, un dispositivo narrativo inedito che prende vita negli spazi dell’ex cinema Ariston ed esplora l’immaginario del treno a partire dall’imponente modello ferroviario realizzato da Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano.

In un lungo viaggio che ha avuto origine nel 1972 con l’acquisto di un primo treno della Märklin, il plastico ferroviario nasce da un’idea di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano e, nel corso del tempo, assume la dimensione di opera ludica e architettonica di altissimo livello. Frutto di oltre quarant’anni di appassionato lavoro del suo creatore e arricchita dall’energia e maestria di numerosi amici e conoscenti, il modello ferroviario di San Giuliano è un’opera unica nel suo genere, dove la dimensione artigianale sposa un’importante componente tecnologica ed estetica.

Il risultato è la creazione di una fantasmagoria di scenari realistici e fantasiosi, che vede il susseguirsi di paesaggi che rievocano i profili montuosi delle Dolomiti e di architetture d’ispirazione berlinese o di paesaggi marittimi ispirati alle coste dell’Isola d’Elba. 

Distanziandosi dalla dimensione di mero manufatto, il plastico di San Giuliano è una vera e propria opera in divenire nel tempo, soggetta a continui aggiornamenti e ambientata in uno spazio che oscilla tra la realtà e l’invenzione.

A cinquant’anni dall’avvio dell’impresa, l’opera artigianale e architettonica di oltre 280 mq – tra i più grandi in Europa – prende vita all’interno degli spazi dell’ex cinema Ariston, nei pressi della stazione di Santa Maria Novella. Nato dalla dedizione di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano e dal desiderio di Diego, Giulia e Maria di San Giuliano di restituire una dimensione museale all’opera del padre, lo straordinario plastico ferroviario diviene il fulcro di un progetto museale innovativo e fuori dall’ordinario.

Curatore del nuovo museo è Alberto Salvadori, project manager con grande esperienza di gestione di istituzioni culturali ed esperto conoscitore dei linguaggi della contemporaneità che, in collaborazione con lo studio milanese Karmachina e con i musicisti di Tempo Reale, ha ideato un ambiente immersivo e sensoriale che interagisce perfettamente con il plastico. Mantenendo inoltre il profondo legame che il mondo del modellismo possiede con il gioco, l’invenzione e il saper fare, HZERO si sviluppa come uno spazio aperto a tutti i tipi di pubblico, in cui si svolgeranno anche attività educative ed esperienze ludiche e formative.
 

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