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Monet Experience e gli Impressionisti / VIDEO

L'ex chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte torna ad essere animata da un nuovo evento immersivo a cura di Cross Media, l'azienda tutta fiorentina che sta esportando in tutto il mondo un nuovo modo di fruire l'arte (la mostra dedicata a Leonardo Da Vinci sarà distribuita in Cina, la Klimt experience, dopo il grande successo al Mudec di Milano e alla Reggia di Caserta, andrà, nel 2018, a Zurigo e poi in altri paesi del nord Europa in occasione del centenario dalla morte dell'artista).

Dal 18 novembre 2017 al 1 maggio 2018 si potrà visitare la mostra-spettacolo "Monet Experience e gli Impressionisti" che racconta l'arte dell'800 attraverso un artista sterminato, Monet, e i suoi "rivali" primo su tutti Manet.

Gli orari e i prezzi

"Monet (1840 - 1926) nacque quando la rivoluzione industriale non si era ancora affermata - spiega Sergio Risalti, direttore artistico dello spettacolo -, poi la vive in pieno, ne respira i cambiamenti tecnologici, sociali e culturali; affronta e supera la Prima Guerra Mondiale ed infine chiuso nel suo Eden, la sua casa colonica di Giverny, si affaccia alla crisi del 1929 dipingendo il suo amato giardino con le ninfee e il ponte giapponese".

Gli Impressionisti, e in particolare Monet, sono gli ultimi poeti della natura. Sono gli ultimi che hanno rappresentato la vitalità della campagna, dei boschi e dei prati ancora incontaminata. Allo stesso tempo però sono tra i primi che raccontano, anticipando alcune correnti come l'Impressionismo astratto statunitense, il cambiamento della società. Dipingono la vita moderna: il cavallo e la locomotiva, la casa di campagna e la città. "Cosa cambia con l'Impressionismo? Cosa cambia dalla Venezia di Canaletto alla Venezia di Monet? Tutto e nulla perchè le iconografie sono le stesse ma è diverso l'accostamento cromatico, l'uso del pennello, i colori: la realtà viene rappresentata con un alone di felicità che prima non esisteva" continua Risalti.

La mostra, o meglio lo spettacolo immersivo, è una scomposizione tra scene "reali" e quadri,  di Monet e di altri suoi colleghi come Manet e Degas, che rappresentano ballerine, scene di ballo, di feste, il Moulin Rouge, treni, ninfee, campagne dipinte en plein air - all'aria aperta - grazie agli innovativi tubetti di colore trasportabili. Un'esperienza da non perdere, che non si vuole sostituire ad un'esposizione museale, ma che anzi vuole avvicinare gli spettatori all'arte.

Santo Stefano al Ponte, la mostra Monet e gli Impressionisti

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