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Strage dei Georgofili: Firenze non dimentica le vittime della mafia / VIDEO

Corteo nella notte per ricordare le vittime dell'attentato

Ventisei anni dopo Firenze non dimentica l'attentato mafioso dei Georgofili. Quella notte persero la vita cinque persone: Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e le due figlie Nadia e Caterina oltre allo studente di architettura Dario Capolicchio. Alle una il sindaco Dario Nardella ha guidato un corteo fino al punto preciso dove la bomba di tritolo detonò, qui ha deposto una corona d'alloro.

Nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati si era ricordato la strage in un convegno. Presenti le istituzioni, l'associazione dei familiari delle vittime, il procuratore della Repubblica aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, l'avvocato di parte civile al processo "Stragi 1993" Danilo Ammannato e un gruppo di studenti del liceo scientifico Da Vinci che ieri mattina ha rievocato quella notte che nel sconvolse la città.

Per non disperdere la memoria, tra le altre iniziative, si porta avanti il progetto di digitalizzazione di tutta la documentazione relativa ai processi per le stragi nel 1993: un'iniziativa promossa dalla Procura di Firenze e dalla Regione nel 2018 ed accolta dal Comitato scientifico istituito tra ministero dell'istruzione, Consiglio superiore della magistratura e Ministero della Giustizia, in corso di elaborazione a cura dell'Archivio di Stato di Firenze.

Quel processo sulle tragi del 1993 si è concluso con la condanna degli esecutori e mandanti interni di Cosa Nostra. Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'associazione "Tra i familiari delle vittime", chiede con forza ancora di un ultimo sforzo per trovare risposte sui mandanti esterni.
 

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