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Corridoio Vasariano: il percorso in un minuto / VIDEO

Il video a velocità aumentata porta dagli Uffizi al Giardino di Boboli

Lì dove passeggiavano i Granduchi, e non solo, tra gli Uffizi e Palazzo Pitti si potrà tornare a camminare. Il Corridoio Vasariano aprirà al pubblico, se le tempistiche saranno rispettate, nel 2022.

E' stato pubblicato il bando europeo, che si chiuderà il 22 settembre, per il nuovo Corridoio. 

Il percorso e gli allestimenti

Al nuovo percorso del Corridoio Vasariano si accederà dal piano terreno, ala di Ponente, dalla sala adiacente all'auditorium Vasari che verrà allestita con biglietteria e metal detector. Con un ascensore i visitatori saliranno al primo piano, dove avverrà l'ingresso vero e proprio nel Corridoio.

Sarà percorribile in una sola direzione, cioè dagli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita), ed è previsto al momento che al suo interno possa contenere, in base alle disposizioni a tutela della sicurezza, un massimo di 125 persone in contemporanea. Al termine dell'itinerario, i visitatori potranno scegliere se uscire nel giardino di Boboli oppure proseguire all'interno di Palazzo Pitti, in prossimità della Galleria Palatina.

Quanto agli allestimenti, non faranno più parte dell'itinerario gli oltre 700 dipinti, tra i quali un corposo nucleo di autoritratti, che negli scorsi decenni erano appesi alle pareti del Vasariano. Rimossi nei mesi scorsi, gli autoritratti verranno esposti in una serie di sale di prossima apertura al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture. Alla luce della sua nuova funzione di passeggiata panoramica sopra Firenze, verranno riaperte le 73 finestre collocate lungo il percorso (molte delle quali finora oscurate a protezione dei dipinti) in modo da consentire ai visitatori di ammirare il più possibile la bellezza del centro storico osservato dalla suggestiva visuale del camminamento.

Nel Vasariano saranno esposte circa 30 sculture antiche, e una raccolta di iscrizioni greche e romane (attualmente in deposito dagli anni '80 dell'Ottocento).

Ci sarà poi uno spazio dedicato agli affreschi cinquecenteschi, realizzati per volontà dello stesso Giorgio Vasari, che un tempo decoravano l'esterno delle volte del Corridoio al Ponte Vecchio: staccati dalla loro collocazione alla fine dell'Ottocento, sono stati restaurati negli anni '60 del secolo scorso e poi esposti nell'ambito di mostre temporanee per poi tornare in deposito, dove si trovano tuttora. Oltre a quella panoramica, il percorso avrà però anche una vocazione storica. Per questo due punti del camminamento accoglieranno memoriali: il primo, in corrispondenza di via Georgofili, da dove è possibile vedere il punto in cui esplose l'ordigno che causò la strage nel 1993, con riproduzioni fotografiche di quei drammatici momenti ed i dipinti degli Uffizi danneggiati dallo scoppio della bomba (tra i quali il recentemente restaurato 'Giocatori di Carte' di Bartolomeo Manfredi e la 'Natività' di Gherardo delle Notti); il secondo si troverà appena passato Ponte Vecchio, e verrà dedicato al tema della devastazione del centro storico di Firenze da parte delle truppe naziste (in particolare nella Notte dei Ponti, 4 agosto 1944), anche in questo caso ricordata attraverso gigantografie metalliche di foto del tempo.

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