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Giovedì, 18 Aprile 2024

Cadaveri nelle valigie: fermata l'ex compagna del figlio / VIDEO

Accusata dell'omicidio e dell'occultamento dei corpi. Trovata e sequestrata la casa "fantasma"

Svolta nelle indagini sul duplice omicidio dei coniugi albanesi fatti a pezzi e ritrovati in quattro valigie nei giorni scorsi nei pressi del carcere di Sollicciano, sotto la superstrada FiPiLi. I carabinieri, intorno alle 7:30 di stamani, hanno infatti dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla procura di Firenze.

Chi è la donna fermata

La donna fermata è Elona Kalesha, 36enne albanese, pregiudicata, all'epoca dei fatti convivente di Taulant Pasho, figlio della coppia dei coniugi uccisi.

Kalesha è accusata dal sostituto procuratore Ornella Galeotti dell'omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho.

Cadaveri nelle valigie: l'ex compagna di Taulant Pasho

Tra gli elementi d’accusa, il fatto che Elona sia stata l'ultima ad aver visto viva la coppia, il primo novembre 2015. Secondo gli investigatori, la donna potrebbe avrebbe ospitato nella sua casa i genitori dell'allora fidanzato, arrivati da poco dall’Albania per riabbracciare il figlio Taulant che sarebbe uscito di prigione dopo aver scontato quattro anni di carcere per droga.

E il movente del delitto potrebbe far riferimento al "tesoretto" di 40-50 mila euro del figlio che Shpetim e Teuta custodivano.

I sequestri

In queste ore è in corso il sequestro di un appartamento di San Jacopino, ritenuto dagli inquirenti luogo di estremo interesse investigativo. I carabinieri, coordinati dal colonnello Carmine Rosciano, hanno individuato l'abitazione in una palazzina di via Felice Fontana.

Sequestrato anche il garage di via del Pantano (nel comune di Scandicci) dove cinque anni fa vennero sequestrati alcuni chili di marijuana ritenuti nella disponibilità di Taulant Pasho.

L'arresto

Kalesha, che ha precedenti di polizia per furto e truffa, è già stata interrogata e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. In tarda mattinata è stata condotta nel carcere di Sollicciano. Lei nega ogni coinvolgimento e tramite il suo avvocato, Federico Febbo, sostiene di non aver incontrato i coniugi Pasho in quei giorni.

Carabinieri e procura stanno ora cercando altri eventuali sospettati del duplice delitto e verificando in maniera approfondita anche la posizione di Taulant Pasho.

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