Il Bisonte Firenze in trasferta a Trento nell'anticipo

Il fresco addio di capitan Sorokaite ha suascitato non poche discussioni, ma la parola d'ordine è ora lasciarsi tutto alle spalle. Domani c'è la trasferta di Trento e sarà una buona occasione per continuare a muovere la classifica, anche se le incognite sono diverse: in primo luogo la lunga sosta, dato che le bisontine non scendono in campo dal 30 Dicembre 2021, giorno in cui hanno affrontato la Igor Novara per la Coppa Italia (per giunta senza poter contare su atlete del calibro del libero Panetoni, della centrale Graziani e dell’opposta Nwakalor; in secondo luogo il valore dell'avversario, che ha strappato un punto a Cuneo e ha dimostrato a tratti un ottimo gioco.

C'è un solo ex, vale a dire il tecnico della Delta Despar Trentino Matteo Bertini, a Firenze nella stagione 2011/12, quella per la precisione della promozione dalla B1 alla A2, venendo però sostituito da Francesca Vannini a cinque turni dalla fine. 

Sette invece sono i precedenti: il conto parla di sei successi per Firenze ed uno per Trento, e cioè il 3-0 casalingo del 22 novembre 2008, in B1.

LA VIGILIA DEL COACH - Così Massimo Bellano alla vigilia della partita: "Gli aspetti da valutare sono diversi. Il primo è che speriamo di tornare finalmente a giocare dopo un lungo periodo di inattività perché nell'ultimo periodo non c'è solo la gara giocata a Novara ma dal rinvio di Bergamo in avanti è passato un mese e mezzo dove abbiamo giocato una sola partita, speriamo con Sabato di riprendere un percorso e portarlo avanti un po' di tempo.

La prima difficoltà legata a questa gara è sicuramente di questa natura poi c'è una formazione di Trento che anche nella partita di Cuneo ha dimostrato di essere una buonissima squadra ad organico completo e quindi ci saranno le difficoltà legate a loro, al loro modello di gioco ed all'ottimo utilizzo che fanno del servizio riuscendo ad essere molto aggressivi e sbagliando poco.

Questi aspetti renderanno la partita ancora più insidiosa, noi nel frattempo stiamo cercando di ricrearci un ritmo ed un assetto di gioco tali da permetterci di riprendere il percorso da dove l'avevamo interrotto".