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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mancini nuovo c.t. della Nazionale italiana: la presentazione a Coverciano

L'ex tecnico dello Zenit San Pietroburgo è il prescelto per risollevare gli Azzurri. "Un orgoglio poter allenare l'Italia, credo sia il momento giusto per me. E apre a Balotelli: "Parlerò con Mario"

Dopo l'incontro con la Federazione avvenuto nelle scorse settimane, Roberto Mancini è stato ufficialmente annunciato come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio nella giornata di ieri.

Interrotto il rapporto contrattuale con lo Zenit di San Pietroburgo, l'allenatore jesino è pronto a iniziare la sua avventura sulla panchina degli Azzurri, succedendo al c.t. ad interim Gigi Di Biagio. Al Mancio che negli ultimi anni ha collezionato esperienza internazionale allenando anche Manchester City e Galatasaray, spetterà il difficile compito di risollevare l'Italia dopo la cocente delusione della mancata qualificazione ai mondiali del 2018 in Russia.

Mancini: "Allenare l'Italia mi rende orgoglioso"

La presentazione del tecnico - che all'inizio della sua carriera ha allenato anche la Fiorentina vincendo una Coppa Italia (stagione 2000-2001) - si è svolta nel centro tecnico federale di Coverciano davanti a una sala stampa gremita di giornalisti. "Sono emozionato. Ringrazio la FIGC per avermi testimoniato piena fiducia - le prime parole del neo c.t. -. Sono orgoglioso di questo momento, ho messo piede a Coverciano per la prima volta nel 1978. Tornarci da allenatore è speciale. Allenare la Nazionale è motivo d'orgoglio per chiunque. Penso sia il momento giusto per me. Il periodo è difficile e c'è tanto da fare".

Spazio anche per una battuta sul ritorno di Balotelli, già allenato ai tempi del City e autore di una grande stagione a Nizza ma ignorato da Ventura prima e da Di Biagio poi: "Parlerò sicuramente con Mario". Sul nuovo corso che dovrà intraprendere l'Italia di Mancini: "Sarà nostro compito riavvicinare l'Italia ai tifosi, attraverso gioco e risultati. Tutti i giocatori che arrivano qui sono professionisti di livello. Chiedo a loro di tirare fuori i sogni che hanno nel cuore. Nella mia nazionale ci sarà spazio per tutti coloro che faranno bene. Certamente conterà l'età perché dovremo costruire per il futuro ma non esiste alcuna preclusione di sorta."

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