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Fiorentina, Prandelli: "Contro il Milan ci sarà da soffrire ma anche noi possiamo creargli problemi"

Il tecnico viola ha parlato alla vigilia della sfida interna contro i rossoneri valevole per la 28ª giornata di Serie A

Centrato il successo nello scontro salvezza sul campo del Benevento, la Fiorentina ha riacquisito margine sulla zona retrocessione e ora è attesa dalla sfida di domenica pomeriggio alle 18:00 al Franchi contro il Milan.

Alla viglia dell'incontro con i rossoneri, come di consueto è intervenuto conferenza il tecnico viola Cesare Prandelli: "Ci siamo allenati molto bene, sappiamo delle difficoltà del Milan, abbiamo grande rispetto per loro. Hanno consolidato un'identità ben precisa ma sono convinto che faremo bene. Stiamo lavorando per migliorare i dettagli. Il gruppo è determinante e fondamentale per raggiungere qualsiasi obiettivo".

Prandelli si era detto molto 'stanco' dopo la partita vinta al Vigorito, ma non ha puntualizzazioni da fare: "Nessun sassolino, nessun retropensiero. La stanchezza di cui parlavo era emotiva, non l'avevo mai provata. Aumentano le tensioni, devo essere bravo io a gestirle ma non c'era polemica. Ho avuto un attimo di debolezza, mi sembra umano. Sono emotivamente molto coinvolto con questa squadra, come se fosse mia. Tutte le strategie sono un peso, ma deve diventare un peso positivo".

Eliminato agli ottavi di Europa League dal Manchester United, la Fiorentina potrebbe trovare al suo cospetto un Milan arrabbiato o stanco: "Sarà un Milan arrabbiato, ferito, deluso, vorrà ripartire forte. C'è grande rispetto per una grande squadra, stimo molto Pioli. Sono completi, forti, saranno arrabbiati ma lo siamo anche noi per questo campionato in cui stiamo lottando dall'inizio. Chiederò ai miei di essere concentrati fino alla fine. Ibrahimovic? Sulle qualità tecniche parla la sua carriera. Penso sia un esempio unico dove un giocatore arriva con la mentalità, la voglia di sovvertire tutto, ha dimostrato di essere un uomo squadra, trascina i suoi ed è in grado di essere determinante".

Vlahovic reduce dalla tripletta: "Con Dusan parlo ogni giorno. Il momento per lui è molto delicato e particolare, deve continuare a giocare con semplicità per la squadra e fare una cosa alla volta. Ha lavorato tanto come sempre, senza risparmiarsi, deve recuperare. L'ho trovato sereno, con la sua grande voglia, secondo me è in grado di reggere le pressioni".

L'allenatore dei gigliati ha fatto il punto sulla condizione fisica: "Stiamo bene, abbiamo lavorato per mantenere la condizione alzando l'intensità. Biraghi ha avuto una distorsione prima del Benevento, ieri si è allenato bene, vediamo domani. Amrabat? Ha avuto un problema alla schiena ma oggi era in gruppo. Decideremo dopo la rifinitura. Bonaventura? Si sta allenando bene, mi auguro possa far bene come nelle ultime uscite. Kouame ha avuto un problema che abbiamo risolto ma non è al 100%".

La paura di molti è che la Fiorentina possa rilassarsi dopo la vittoria con una concorrente per la salvezza: "Sarebbe un peccato non ripetere la prestazione, non penso ci sia un abbassamento di tensione. Sarebbe un grave errore, dobbiamo stare in partita. Ci sarà da soffrire ma dobbiamo farlo con ordine, facendo attenzione alle ripartenze ma possiamo impensierirli".

I cronisti hanno chiesto al tecnico bresciano se stia valutando la possibilità di cambiare modulo: "Contro il Benevento a un certo punto siamo andati in difficoltà e ho preferito cambiare sistema di gioco mettendo un uomo in più a disturbare il prssing degli avversari. Stiamo lavorando anche per giocare a quattro, non è da escluderne l'impiego di questo sistema tra qualche partita".

In settimana sono circolate voci relative a diverbi tra l'allenatore e alcuni calciatori come Biraghi e Amrabat ma il tecnico viola ha smentito tutto: "Non sono assolutamente vere, nessun giocatore può contestare le decisioni dell'allenatore. Le scelte vengono fatte in base a cosa vede l'allenatore. L'entusiasmo deve rimanere immutato che si giochi o non si giochi, ho dato disponibilità a tutti. Sono voci che non fanno bene all'immagine della Fiorentina".

Tra i calciatori apparsi più in forma nelle ultime uscite c'è Valentin Eysseric, un elemento completamente recuperato da Prandelli che nelle precedenti gestioni non era stato preso in considerazione: "Al mio arrivo era ai margini ma si allenava bene. Gli ho chiesto di mettersi in discussione, ha iniziato a lavorare duro, ora merita fiducia e non è facile entrare in una squadra dopo mesi di panchina e tribuna. Abbiamo recuperato un giocatore importante".

A Prandelli è stato chiesto se dopo qualche mese dal suo subentro al posto di Iachini senta sua la squadra : "Quando si subentra bisogna capire le caratteristiche dei giocatori e sfruttarle al massimo. è quello che sto cercando di fare, è un calcio adattato ai giocatori che ho, la cosa importante è che siamo soddisfatti e che il rapporto tra me e la squadra sia stato trainante. Motivare i giocatori e metterli nei ruoli giusti".

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