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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Fiorentina, Prandelli: "Bisogna rafforzare lo spirito di squadra. Milan temibile anche senza Ibra"

L'allenatore dei grigliati è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita, alla vigilia della trasferta contro il Milan

Conquistato l'accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia dove affronterà l'Inter a gennaio, la Fiorentina si rituffa nel campionato di Serie A dove la vittoria manca da ben tre turni, in cui sono arrivati un pari e due sconfitte.

Domani pomeriggio alle 15:00 viola saranno impegnati in casa del Milan, attuale capolista del campionato. Un impegno tutt'altro che agevole, in particolare per una squadra reduce dal k.o. interno col Benevento e da un cambio in panchina che ha visto il ritorno di Cesare Prandelli al posto dell'esonerato Iachini. Il tecnico bresciano ha introdotto il match contro i rossoneri nella consueta conferenza stampa pre-partita.

A Prandelli è stato chiesto innanzitutto se l'obiettivo primario della squadra sia la salvezza da raggiungere il prima possibile: "La priorità in questo momento è portare la squadra a diventare gruppo - ha detto -. Devo cercare di trasmettere poche idee ma chiare. Se riusciremo a fare prestazioni importanti aumenteranno autostima e consapevolezza. Lo spirito di squadra può portarci a bruciare delle tappe. Possiamo pensare di fare una grande prestazione contro una squadra molto importante come il Milan".

Milan che è primo in classifica, ma dovrà fare a meno di Zlatan Ibrahimović, assente contro i viola per infortunio. "Riuscire a sfruttare questa assenza a nostro vantaggio dipenderà da noi, il Milan però resta una squadra assolutamente temibile anche senza lo svedese". Ad allenare i rossoneri c'è l'amico Pioli, ex della Fiorentina: "Con Stefano c'è un ottimo rapporto. L'ho sempre ritenuto capace di trasformare le squadre in difficoltà. Sa perfettamente come gestire determinate situazioni e le sue squadre hanno sempre offerto un gioco piacevole".

Prandelli poi si è soffermato a parlare di alcuni singoli rispondendo alle curiosità dei giornalisti, a partire dal giovane Tofol Montiel, eroe inaspettato di Coppa Italia: "È chiaro che se paragonato a Vlahovic ha una prestanza fisica completamente diversa. Deve completarsi fisicamente ma dal punto di vista tecnico è un talento. Potrebbe essere interessante capire cosa può dare alla Fiorentina dopo una stagione da titolare. In questo momento ho recuperato giocatori importanti, ma lui è sereno e ha voglia di migliorare".

Per un Montiel che si è fatto notare, c'è un Kouamé che vive un momento di appannamento abbastanza evidente: "Nel calcio, a volte basta un gol per tornare a pensare positivo. La difficoltà principale sta nel trovare la continuità. Non voglio vedere giocatori che pensano di poter risolvere la partita da soli. Dobbiamo riproporre quanto di buono facciamo in allenamento per dare la consapevolezza ai ragazzi che hanno delle qualità importanti".

A San Siro ci sarà Franck Ribéry, assente recuperato dopo il problema fisico accusato domenica scorsa: "Sono tutti a disposizione, starà a me decidere chi mandare in campo. Franck deve essere un protagonista nella Fiorentina, ma al tempo stesso non dobbiamo essere dipendenti da lui. Deve essere maggiormente coinvolto senza isolarsi in un posto. Franck non deve mai intristirsi ma cercare soprattutto di trasmettere l’entusiasmo che ha".

Infine sul Eysseric, riproposto in Coppa Italia, e Borja Valero: "Può essere il momento di voltare pagina. Al francese manca il ritmo gara, ma gli allenamenti sono stati interessanti. Può essere una risorsa. Borja? È un professore di calcio, non gli serve un ruolo specifico, è in grado di coprire tutte le posizioni del centrocampo, dal vertice basso, all’interno fino a fare da raccordo tra centrocampo e attacco. Conosce alla perfezione i tempi ed il gioco, non c'è difficoltà su come schierarlo".

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