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Fiorentina, Prandelli: "Dobbiamo dare continuità. Contro il Verona bisogna lottare su ogni pallone"

Il tecnico viola ha presentato la partita di sabato pomeriggio alle 15:00 contro l'Hellas Verona

Reduce dal buon pari con il Sassuolo che ha mostrato progressi non solo nel gioco ma soprattutto a livello di sicurezza e temperamento, la Fiorentina è attesa da un'altra partita assolutamente insidiosa: sabato pomeriggio alle 15:00 al Franchi arriva l'Hellas Verona per la 13ª giornata di Serie A.

La gara interna con gli scaligeri è stata presentata in conferenza stampa dall'allenatore viola Cesare Prandelli, partito dalla buona prova di mercoledì: "Dobbiamo dare continuità. L'altra sera abbiamo disputato una buona partita contro una squadra molto temibile, una delle migliori dal punto di vista della costruzione e del palleggio. Lo spirito, l'atteggiamento, la voglia di essere sempre in partita: c'era un bel clima, una bella energia che voglio rivedere anche domani. Fiorentina operaia? L'atteggiamento dell'altra sera era di una squadra che non voleva perdere e lottava su ogni pallone. Abbiamo dimostrato di avere buone opportunità, bisogna continuare così".

Al suo arrivo Prandelli aveva proposto la difesa a quattro ma nell'ultima partita è tornato alla linea a tre con cui la squadra sembra trovarsi maggiormente a suo agio: "Rivedendo gli allenamenti, le partite che abbiamo fatto a quattro, c'erano un po' di incertezze. Volevo togliergli alibi, responsabilizzarli e loro mi hanno risposto in maniera importante. Sono sempre più convinto che si parli di una fase difensiva, quando si parla di sistemi di gioco. Si possono fare tante cose, giocare a tre o a quattro, ma ci vuole consapevolezza che bisogna difendere come si deve. Non mi vergogno a difendere in una situazione difficile. Il calcio negli ultimi anni è andato in una direzione effimera, così molte squadre si ritrovano invischiate nelle lotte per non retrocedere. Voglio rivedere la stessa energia vista col Sassuolo anche domani".

Contro il Sassuolo si è sbloccato Vlahovic, andato a segno su rigore: "Un ragazzo di 20 anni se se calcia un rigore così importante vuol dire che ha gli attributi. Sono contento di lui perché sa dove deve crescere e vuole migliorare. Ovviamente ci vuol tempo. Quando sono arrivato ho trovato tre attaccanti bravi. Non posso rimproverare nulla a Cutrone e Kouamé, in questo momento credo che Vlahovic abbia le caratteristiche più adatte. Cutrone da un punto di vista realizzativo è più avanti. Con Vlahovic ho parlato, e sta sfruttando le varie occasioni, mi auguro che si sia sbloccato mentalmente. Lo vedo sereno, deve continuare così".

Prandelli ha risposto anche a domande su Callejón e Ribéry: "José è un professionista serio, è importante per noi. Sta recuperando la condizione fisica, sta abbastanza bene. Poteva entrare con il Sassuolo quando si era fatto male Ribéry. Il problema di Callejón non è il ruolo, ma per me non è assolutamente un quinto. Ribéry? In ogni squadra ci sono due o tre giocatori che possono dettare i tempi, dare caratura importante. Gli altri lavorano in funzione di far arrivare loro il pallone. Ribéry nell'ultima partita si è allargato poco perché abbiamo cercato di fargli fare il riferimento".

Il tecnico viola ha parlato anche dell'Hellas Verona, spendendo parole positive per il lavoro del collega Juric: "Preoccupa molte squadre, noi compresi. Hanno sposato completamente la filosofia del proprio tecnico. Un calcio propositivo, verticale, ma sono esuberanti, hanno voglia di far male agli avversari. Non temono nessuno, hanno una mentalità che mi piace molto. Penso che il merito di Juric sia stato di entrare nella testa dei propri giocatori. Non vedo molte differenze tra come giocano in casa o in trasferta. Dovremo stare attenti alle loro verticalizzazioni, dovremo lottare pallone su pallone, metterci energia positiva".

Relativamente al mercato Prandelli non si è sbilanciato: "Le letterine di Babbo Natale sono sigillate... Vedremo quando le aprirà. Ora pensiamo solo al Verona, ho dato priorità alla squadra. I dirigenti sono in fermento, non abbiamo parlato di mercato". Infine l'ex c.t. azzurro ha parlato anche del clima attorno alla squadra, dal confronto coi tifosi, ai fuochi d'artificio dietro la Fiesole, alle parole di Commisso: "Quando capisci che non sei solo, ti devi confrontare con la tua gente. Non devi bluffare, devi trasmettere valori. I fuochi sono stati un segnale importante, significativo. Le parole del presidente incidono, sono le ultime che i giocatori sentono prima di andare in campo".


 

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