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Fiorentina, Prandelli: "Voltiamo pagina e proviamo a vincere subito. Kokorin? Aspettiamo le visite"

Il tecnico dei viola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna con il Crotone di sabato alle 20:45, un match in cui ci si attende una risposta importante dopo la brutta figura di Napoli

La pesante scoppola rimediata sul campo del Napoli la scorsa domenica ha messo fine a una striscia di risultati utili che sembrava aver ridato fiducia alla Fiorentina dopo un periodo complicato.

Perdere contro i partenopei era uno scenario con ampie probabilità di verificarsi vista la differenza di valori tra le due squadre, ma incassare sei gol senza segnarne neanche uno ha gettato molte ombre sul carattere dei viola. Costretti a ingoiare l'ennesimo boccone amaro, i tifosi gigliati pretendono una reazione importante già nel match di sabato sera alle 20:45 contro il Crotone.

Alla vigilia della sfida del Franchi, Cesare Prandelli ha presentato la sfida con i calabresi, partendo dalle scorie lasciate dalla sfida del Diego Armando Maradona: "Ho chiesto scusa ai tifosi. Mai mi era capitato di perdere con sei gol di scarto. Sono episodi che possono succedere anche alle grandi squadre. Non soffriremo di questa partita, i giocatori hanno mostrato voglia di reagire. Soltanto tre giorni prima avevamo giocato bene con l’Inter. Ora dobbiamo voltare pagina e provare a vincere subito".

A Napoli ha fatto rumore la sostituzione di Ribéry dopo un solo tempo, una decisione che non è stata presa bene dal francese: "Ci sono stati i dovuti chiarimenti. Franck è un campione, ha carattere e orgoglio e domani ci farà vincere la partita. Quando hai gli affetti lontani, si possono vivere momenti di solitudine. Noi ci siamo sempre identificati come una famiglia, naturalmente i nostri sono rapporti diversi ma ci siamo. Confido molto in lui".

Contro i partenopei la Fiorentina ha creato andando più volte vicina al pari ma poi ha prestato eccessivamente il fianco agli uomini di Gattuso: "Ci vuole maggiore pragmatismo. L'ho detto dal primo giorno e il mio pensiero resterà quello. Dobbiamo uscire da questa situazione, ci vuole continuità. I gol concessi nei primi minuti? Li abbiamo analizzati, a volte ci sono tempi più insidiosi. Va bene partire alti e con la voglia di fare male all'avversario ma è necessario difendere con capacità. Poi capita di prendere gol al primo tiro e questo complica le cose. Avevo detto di non aver paura, la squadra si è alzata molto a Napoli e abbiamo subìto. Paradossalmente nei 45 minuti ero orgoglioso, poi abbiamo fatto degli errori. Dobbiamo ritrovare gli equilibri nei ruoli, non dipende dai moduli. Voglio una squadra matura, sono convinto che faremo una grande partita".

Qualcuno ha chiesto al mister se a posteriori non si sia pentito di aver accettato la panchina viola: "Me lo dicono i familiari, i miei figli e gli amici intimi. Io rispondo che ho deciso col cuore. Devo tanto a Firenze e alla Fiorentina e nelle difficoltà non ci si tira indietro. Ho sempre guardato avanti, continuerò sempre con questo pensiero. Scegliendo col cuore e con emozione, alla lunga i risultati arrivano. Paura dell'esonero? Quando alleni, se hai paura dell’esonero, devi fare un altro lavoro. Ogni allenatore vive sul risultato. Non ho questa sensazione, l’incontro con Rocco ha soltanto confermato le sue qualità umane. Trova sempre gli aspetti positivi delle cose, c’è grande sintonia".

Si è parlato brevemente anche di calciomercato, principalmente al riguardo dell'acquisto del russo Kokorin, di fatto già definito: "Stiamo aspettando che arrivi e faccia le visite mediche. Più avanti avremo tempo e modo di spiegare le scelte. Ho dei giocatori forti, devo lavorare con loro e stimolarli. Non mi va di parlare di mercato, penso solo alla partita perché ogni parola creerebbe disturbo. Non è fastidioso parlarne, ma è irrispettoso per la squadra".

Prandelli ha parlato anche del Crotone, ultimo in classifica ma reduce dalla vittoria sul Benevento che ha permesso alla squadra di avvicinarsi alle concorrenti nella lotta per evitare la retrocessione: "Avremo di fronte una squadra che ha le proprie idee e gioca su situazioni consolidate. In campo hanno sempre un buon equilibrio. Dovremo cercare le posizioni giuste e cercare di sfruttare le loro imperfezioni. Li abbiamo studiati e li rispettiamo".

Interrogato sulla possibilità di vedere un tridente composto da Ribery, Callejon e Vlahovic, il tecnico ha risposto: "Il problema non è cambiare una scelta ma trovare i giusti equilibri. Quando ci sono le giuste distanze fra i reparti, se tutti rientrano bene puoi sopportare tutto. In questa squadra abbiamo dei leader e devono venire fuori nei momento difficili, da Ribery a Pezzella ma anche altri".

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