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Fiorentina, Prandelli sulla gara col Cagliari: "Scontro diretto con un avversario in difficoltà come noi"

Il tecnico viola ha parlato alla vigilia della sfida interna contro il Cagliari, in programma domenica pomeriggio alle 18:00: "La strada è quella giusta ma servono più intensita e convinzione nell'ultimo passaggio"

A tre giorni dalla sconfitta dell'Olimpico contro la Lazio, la Fiorentina si prepara a tornare in campo domenica pomeriggio alle 18:00 al Franchi contro il Cagliari. Alla vigilia della sfida con i sardi, il tecnico viola Cesare Prandelli è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida.

L'analisi delll'allenatore bresciano è partita ancora una volta dai limiti della squadra, anche se a suo parere contro i biancocelesti i suoi non hanno demeriato: "In questo momento la squadra ha dimostrato di essere squadra. Chiaramente, si guarda solo il risultato, ma da allenatore devo trovare aspetti positivi. Secondo me a Roma abbiamo fatto un’ottima gara contro una grande squadra, sorpresa dal nostro atteggiamento. Non abbiamo avuto paura di affrontarla e riempire l’area con tanti uomini. Dobbiamo continuare su questa squadra migliorando nell’ultimo passaggio. In questo momento dobbiamo avere poche idee ma chiare. Non possiamo pensare di fare la partita per 90 minuti ma se ci concentriamo sul ribaltare le azioni mettendoci sempre intensità, possiamo essere pericolosi".

Diversi calciatori che a Firenze non stanno trovando spazio sono molto richiesti da altre squadre: "Molto spesso capita che di comprare un giocatore pensando di averlo con determinate caratteristiche, la testa del giocatore però non si può comprare. Il ragazzo può perdere le proprie sicurezze e questo vale per tutte le squadre italiane. Mi sembra che sia un mercato solo di scambi scontenti, un genere di operazioni che non vorrei fare".

La Fiorentina ospiterà il Cagliari, altra squadra che attraversa una crisi di risultati come i viola: "Siamo attesi da uno scontro diretto contro una squadra in difficoltà dal punto di vista dei risultati come noi. Dobbiamo avere rispetto della maglia che indossiamo, se la Fiorentina lotta per non retrocedere, dobbiamo lottare per quello. Il pubblico? Ci manca, conosciamo bene la nostra storia e il nostro stadio. La pressione del Franchi sugli avversari è fortissima".

Contro i sardi non è ancora certa la presenza di Franck Ribéry, uscito acciaccato nel finale del primo tempo contro la Lazio: "Oggi faremo una prova, non sappiamo ancora se lo avremo a disposizione". E sulla possibilità di giocare con due attaccanti: "In Italia gioca così soltanto l’Inter con Lukaku e Lautaro Martinez, che hanno caratteristiche precise. Giocare con due punte è complicato, per farlo devono integrarsi e dividersi bene il campo. Quando hai attaccanti che hanno più o meno le stesse caratteristiche diventa difficile proporle".

All'Olimpico sono stati commessi errori abbastanza evidenti (su tutti quelli di Biraghi in occasione dei due gol), Prandelli però esclude siano problemi di concentrazione: "Si tratta di più di errori di valutazione. Spesso ci si fida troppo pensando di recuperare la palla ed anticipare l’avversario. Il pensiero deve essere negativo: non devo prendere gol. È un aspetto su cui dobbiamo lavorare molto e i giocatori lo sanno". E sul centrocampo, che ancora fatica a trovare il giusto assetto in assenza di un regista puro: "Quando hai un giocatore di qualità in mezzo al campo puoi costruire. Però ci sono tanti modi di avere le qualità e lo puoi fare anche nella metà campo avversaria. Ed è quello che le squadre fanno quando manca un regista".

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