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Montella: "Felice del mercato ma ci manca ancora qualcosa. Ribéry col Napoli ci sarà"

Il tecnico viola è intervenuto nella conferenza stampa pre-partita di Fiorentina-Napoli, esordio nel campionato di Serie A 2019-2020, domani sera al Franchi

Passata la sbornia del Ribéry-day, per la Fiorentina è tempo di concentrarsi sul campionato. In mattinata si è tenuta la prima conferenza stagionale di Vincenzo Montella, intervenuto alla vigilia dell'esordio in casa contro il Napoli, in programma al Franchi domani sera alle 20:45.

Con gli ultimi innesti, incluso quello del campione francese, la Fiorentina ha iniziato a muovere il proprio calciomercato per la felicità del tecnico: “Sono molto contento. Sono arrivati giocatori già pronti come Badelj e Pulgar. Sono due centrocampisti in grado di completarsi ma necessitano di esterni più difensivi rispetto a quelli che abbiamo”.

L’avvio di campionato non sarà facile con Napoli, Juventus, Atalanta e Milan da affrontare nelle prime giornate, Montella ne è consapevole e chiede ancora un po’ di pazienza: “Il calendario non ci aiuta. Non è un alibi ma la realtà dei fatti. Ho la certezza che la squadra verrà migliorata ancora, non siamo ancora al completo. Non dovremo avere paura, dovremo costruire la nostra identità. Vogliamo che il nostro stile di gioco sia riconoscibile”.

Il tecnico viola si è poi soffermato su come i suoi proveranno a reggere l’urto della squadra allenata da Ancelotti: “Loro hanno cambiato poco, noi siamo la squadra che ha cambiato di più. Il Napoli è una società che sa dove vuole arrivare: sono partiti da lontano con Benitez, Sarri e proseguono con Ancelotti. Noi siamo ancora indietro ma eravamo pronti a questa situazione. Incontreremo la seconda squadra più forte del campionato: saranno indispensabili concentrazione e sudore. Li abbiamo studiati. Sarà indispensabile anche il sostegno dei nostri tifosi. Sarà una partita difficile”.

Le domande si sono poi concentrate sul nuovo arrivato Ribéry: “A livello di condizione è ancora indietro. Ci ho parlato a lungo, ha voglia di mettersi a disposizione ed essere competitivo per dare una mano ai giovani e sul campo. Vuole esserci, lo porterò in panchina con il Napoli e mi auguro di farlo giocare. Mi è parso da subito molto competitivo. Non si risparmia in allenamento: questo dovrebbe riflettersi positivamente sul gruppo. Sognare è bello ma a me tocca essere realista e pensare solo alla partita di domani”.

Rispetto alle scelte di formazione, molti si interrogano se il terminale offensive sarà Vlahovic o Boateng: “Sono due giocatori diversi. Dusan ha fatto un grande precampionato ma va tutelato. Gode della mia stima, mi piacciono le sue caratteristiche. Boateng? Non è vero che mi piace giocare con il falso nove. Abbiamo a disposizione esterni bravi, ma dobbiamo fare più goal: lo stesso Chiesa ha segnato solo sei reti l’anno scorso. Nessuno ci garantisce doppia cifra. I gol vanno trovati anche dagli esterni e dai centrali difensivi”.

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