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Fiorentina, Montella: "Ci vuole una risposta di temperamento. Chiesa? È da valutare"

Il tecnico viola ha parlato alla vigilia della sfida interna contro il Lecce: "Sapevamo che ci sarebbero stati alti e bassi, ci vuole equilibrio nei giudizi. Chiesa non si è allenato, vedremo come sta"

Le due sconfitte consecutive contro Cagliari e Verona hanno acceso dei campanelli d'allarme sulla Fiorentina che sembrava aver trovato la giusta continuità dopo una serie di partite giocate ad alto livello.

Nel prossimo turno i viola scenderanno in campo sabato sera alle 20:45, in casa contro il Lecce. Una sfida che sulla carta potrebbe apparire meno complicata rispetto alle altre, ma che nasconde diverse insidie, alcune delle quali presentate nella conferenza stampa della vigilia dal tecnico Vincenzo Montella: "La squadra ha voglia di reagire come me - ha dichiarato l'Aeroplanino -. Venivamo da un mese e mezzo in cui abbiamo fatto grandi prestazioni. Questo è un periodo di difficoltà, ora si vede l'allenatore, la società è presente. Il momento è decisivo. Inizialmente si era detto che ci potevano essere degli degli alti e bassi. Ora è il primo vero periodo in cui abbiamo fatto delle pessime prestazioni, possiamo recriminare solo con noi stessi".

Curiosità intorno alle condizioni di Pedro e Chiesa, entrambi non impiegati nell'ultimo match a Verona: "Pedro si allena, è in crescita. L'adattamento dei calciatori brasiliani, per esperienza personale, richiede sempre cinque-sei mesi. Federico non si è allenato ieri e neanche in settimana. Vediamo oggi come va. Mi farebbe comoo averlo a disposizione anche solo per dieci minuti". Sul talento viola si sono concentrate diverse domande, dal mancato impiego al Bentegodi all'incontro tra il padre e i vertici del club: "Su Chiesa si è creato un grande discutere, soprattutto perché abbiamo perso. Quando un calciatore recupera da un infortunio deve star bene fisicamente e mentalmente, si parla della soglia di dolore. Io ero abituato a giocare con le infiltrazioni, Batistuta pure e ha pagato. A volte si recupera fisicamente e non mentalmente. Vale per tutti, non solo per Chiesa. Io intendevo questo, non credo di aver detto nulla di trascendentale. L'incontro? Era previsto".

A proposito delle perplessità sollevate da qualche addetto ai lavori nei confronti della condizione fisica della Fiorentina Montella ha voluto precisare: "Il calcio non è un gioco di corsa lunga. Solitamente retrocedono le squadre che percorrono più chilometri perché sono quelle che hanno meno la palla. Noi siamo in media, domenica abbiamo corso un po' meno del Verona. Se una squadra è corta e mantiene bene le distanze corre di meno. Quando si perde ha sempre torto. Come allenatore sono il responsabile, bisogna dare continuità, velocizzare. Fare una prestazione a livello temperamentale di grandissimo profilo".

Per la Fiorentina è stata una settimana importante con la presentazione del centro sportivo di Bagno a Ripoli: "Faccio i complimenti al presidente perché ha messo un mattone su una cosa impensabile per Firenze e il calcio italiano. È entrato nel cuore della gente, investendo, siamo contenti abbiamo festeggiato con lui. Era stanco ma contento, certo non è felice per gli ultimi risultati. Però qualche soddisfazione gliel'abbiamo data, ci metto anche la vittoria a Milano. Ci vuole equilibrio nei giudizi. L'unico regalo che possiamo fargli è vincere"

Al Franchi arriverà il Lecce, una squadra che nonostante una classifica non particolarmente brillante non rinuncia a proporre gioco: "Giochiamo contro una squadra che ha fatto 8 dei suoi 11 punti in trasferta e che ha buone individualità. Liverani lo stimo molto, siamo amici. La sua squadra ha identità, prova a giocare, l'ha portata dalla C alla A. Non dovremo essere frenetici, la gara si giocherà sui nervi. Non dobbiamo farci condizionare dal periodo, dal fatto che giocheremo in casa e che siamo stati giustamente fischiati. Non dobbiamo essere smaniosi, ci vorrano intelligenza, rabbia, pazienza e qualità. C'è voglia di rivalsa, ce l'ho io, la devono avere i calciatori. Possono esserci delle attenuanti, avevamo fuori quattro calciatori importanti ma non significa che non potessimo fare meglio".

A chi vorrebbe una Fiorentina già pronta e continua nei risultati, Montella ricorda le premesse di inizio stagione: "Qui c'è stato un cambio di proprietà all'ultimo momento, abbiamo costruito la squadra in 30-40 giorni. Per fare delle analisi oggettive e giuste bisogna partire dagli obiettivi, dalle premesse che vengono posti all'inizio. Noi veniamo da due partite brutte dopo un mese ad alto livello. Abbiamo dimostrato di saper giocare in un certo modo e dobbiamo provare a mantenerci su quello standard. Ci sono alti e bassi, dobbiamo essere bravi a gestirla. Sono step di crescita che dobbiamo fare insieme". 

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