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Fiorentina, città e tifosi si mobilitano per le tre sfide con la Juventus

Dalla finale Uefa persa nel '90 a battaglie Della Valle-Elkann

Firenze si sta già mobilitando per le tre sfide in 11 giorni con la Juventus, dal 9 al 20 marzo, iniziando con la gara di campionato a Torino fra poco più di una settimana e proseguendo col duello agli ottavi di Europa League. "Avrei preferito evitare di incontrare i bianconeri in coppa" ha ammesso sera Vincenzo Montella dopo la qualificazione ottenuta contro i modesti danesi dell'Esbjerg. 

Considerazione comprensibile visto che il tecnico con la sua Fiorentina ha affrontato l'Europa League con l'obiettivo di andare il più avanti possibile, cullando il sogno della finale il 14 maggio allo Juventus Stadium. I viola da subito hanno onorato questa competizione in cui sono ancora imbattuti avendo eliminato il Grasshopper ai preliminari e conquistato 6 vittorie (di cui quattro fuori casa) e due pareggi nelle otto gare finora disputate. Adesso sul loro cammino troveranno la Juventus di Conte, la rivale per eccellenza per Firenze e i tifosi che vivono le sfide coi bianconeri come fossero un derby. 

Una rivalità che affonda nel tempo, acuita negli anni Ottanta con lo scudetto perso fra mille polemiche e veleni all'ultimo giornata, a favore della Juve avanti di un punto e soprattutto nel 1990, anno della cessione dell'idolo viola Roberto Baggio al club della famiglia Agnelli e della doppia finale di Coppa Uefa (andata a Torino, ritorno sul neutro di Avellino) finita sempre tra le proteste ancora nelle mani bianconere. È questo l'unico precedente europeo fra le due squadre, in attesa di quello in calendario fra due settimane. 

"Uno spot per il calcio italiano" lo ha definito Andrea Della Valle, mentre i tifosi viola conservano gelosamente il ricordo del successo per 4-2, con rimonta da 0-2, conquistato il 20 ottobre scorso, grazie ad una tripletta di Pepito Rossi e ad un gol dello spagnolo Joaquin. È stata l'unica sconfitta, ad ora, subita dalla squadra di Conte in campionato.

E se è vero che Rossi mancherà essendo fermo per l'ennesimo infortunio al ginocchio destro, è anche vero che Montella sta recuperando Mario Gomez, può contare sull'ex Matri e sulla voglia di vincere di giocatori come Pizarro, Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Ambrosini, soprattutto sulla carica dei tifosi viola e della famiglia Della Valle al centro da tempo, in particolare Diego, di un'autentica battaglia con John Elkann che riguarda situazioni che esulano dal calcio, ma finiranno per coinvolgerlo in questo trittico da cuori forti.  

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