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Iachini: "Fiorentina, non solo grinta. Voglio organizzazione di gioco e verticalizzazioni"

Il tecnico dei viola ha parlato nella sua prima conferenza stampa pre partita, alla vigilia del match in casa del Bologna

Lunedì 6 gennaio alle 12:30 la Fiorentina scenderà in campo al Dall'Ara contro il Bologna per il primo impegno del 2020, valevole per la 18ª giornata di Serie A.

La principale novità del club viola in questo 2020 appena iniziato si chiama Giuseppe Iachini, tecnico che ha preso il posto dell’esonerato Vincenzo Montella e che ha presentato la sfida con i felsinei in conferenza stampa, partendo da cosa è cambiato nella Fiorentina dal suo arrivo: "Gli occhi dei ragazzi, cosa devono fare sul campo e come - ha detto -. Ho visto subito grande attenzione e questo mi ha fatto molto piacere. Hanno fame di sapere, è positivo per noi, quando assimileranno le nozioni le porteranno in campo nelle due fasi di gioco con una mentalità precisa”.

Inevitabilmente si è parlato anche di mercato, tuttavia, Iachini è voluto rimanere sui temi legati al gioco: “Ne abbiamo parlato con la società, abbiamo le idee giuste, ma io sono concentrato sulle piccole cose da migliorare sul campo. Dobbiamo rendere omogenea la squadra secondo la mia visione, per renderla competitiva, ma non sono io a fare le scelte”. 

Uno dei problemi principali dei viola è stata la scarsa prolificità sotto rete: Le mie squadre e i miei attaccanti hanno sempre segnato tanto, ma prepariamo allo stesso modo la fase offensiva come quella difensiva. I gol possono arrivare da tutti, non solo dagli attaccanti: questo vuol dire riempire l’area nel modo giusto. Abbiamo iniziato a lavorare per questo, conta come si va a proporre l’azione, contano le palle inattive. Ci stiamo preparando affiché diventino un valore aggiunto e portino punti ma serve anche verticalizzare, attaccare l’area con più uomini e quando si perde palla di compattarci bene in fase difensiva. Non posso però sapere quanto i ragazzi hanno appreso in una sola settimana di lavoro. Nelle prossime settimane vedremo meglio quello che l’allenatore vuole proporre. Siamo all’inizio del lavoro di sviluppo della macchina, dobbiamo alzare la prestazione durante tutta la durata della partita, stiamo sviluppando il telaio: serve pazienza, non posso aspettarmi tutto e subito ma sono convinto per come vedo i ragazzi che ci metteranno voglia.

Prossimo avversario sarà il Bologna di Mihjalovic: Conosciamo la forza degli avversari, Sinisa ha fatto un grande lavoro dallo scorso anno e la squadra è figlia della sua mentalità e del percorso che ha fatto. Le conoscenze nel calcio sono importanti per come ci si deve muovere in campo, è quello dove vogliamo arrivare noi. Servirà concentrazione e organizzazione di gioco nelle due fasi, poi dentro la partita c’è anche lavoro nel particolare e vittorie nei duelli, a prescindere di quello che accade dobbiamo rimanere squadre per 95 minuti senza perdere le distanze”.

Poi una battuta su Chiesa: "L’ho sentito a Natale, ci ho fatto due chiacchiere e gli ho detto cosa mi aspetto da lui. È un ragazzo con grandi abilità e qualità. Mi ha dato disponibilità e rimanendo qua per le vacanze ha dimostrato attaccamento alla Fiorentina. Presto vedremo il Chiesa che conosciamo. Nel gruppo è integrato al 100% e sono fiducioso che presto ritroverà smalto e ci darà una mano".

La Fiorentina è reduce da una lunga striscia di gare senza vittoria (l'ultima in casa del Sassuolo, lo scorso 30 ottobre), l'assenza dei tre punti inizia ad essere pesante e serve una svolta: "Vengono meno certezze e sicurezze, è normale. I risultati portano fiducia, quando sbagli lo fai con più leggerezza mentre quando non arrivano punti è più difficile azzardare la giocata. Serve personalità per venirne fuori, lavoriamo anche su questo perché solo noi possiamo far girare questa ruota e ribaltare l’atteggiamento per far tornare il sereno. Già domani voglio vedere una squadra mia, ho già visto tanti segnali e nozioni apprese: per cambiare le abitudini ci vuole tempo, io cerco di stimolare i ragazzi e curare i dettagli per migliorare ancora".

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