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Ribéry amaro: "Volevo rimanere a Firenze. Poco rispetto nei miei confronti"

L'asso francese, lasciato libero dai viola dopo la scadenza del contratto, non nasconde la sua amarezza per il trattamento da parte della Fiorentina

Dopo l'addio alla Fiorentina, che ha deciso di non allungargli il contratto scaduto lo scorso 30 giugno, Franck Ribéry ha parlato per la prima volta della fine del suo rapporto con i viola, intervistato da Toscana TV.

Il 38enne francese, ospite della trasmissione 'A Tutto Gol' ha prima di tutto commentato il suo biennio a Firenze: "Sono stati due anni davvero belli. Non è stato tutto semplice ma sono felice perché qui ho conosciuto tante persone, una bella città e i suoi tifosi. Mi sono trovato bene anche con lo spogliatoio e ho dato il massimo per la società e per la squadra. Peccato perché pensavo di continuare un anno in più con la Fiorentina, però così è la vita e il calcio".

L'addio ai viola è stato vissuto con grande sofferenza dall'ala che ha vinto tutto con il Bayern Monaco e che scelse la Fiorentina per rimettersi in gioco dopo la fine del suo ciclo coi bavaresi: "È stata davvero dura. Per tre-quattro settimane non ho mai sentito nulla, nessuno mi ha chiamato. Mi è sembrato che mi abbiano mancato un po' di rispetto. Sembra quasi che questi due anni in cui ho dato tutto non siano stati riconosciuti".

Ancora nessuna notizia sul suo futuro, unica certezza la volontà di proseguire in Italia: "Non so ancora cosa farò, sono sincero. Volevo realmente andare avanti con la Fiorentina per un altro anno, ma è stata una situazione complicata e non ho mai voluto parlare male della società. Vorrei restare in Italia".

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