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Fiorentina - Milan: l'appello di Oxfam per la crisi siriana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Lunedì 16 marzo, in occasione del quarto anniversario della crisi siriana, prima della partita Fiorentina-Milan, in programma alle ore 19:00 all'Artemio Franchi, i volontari di Oxfam Italia saranno presenti agli ingressi dello stadio per fare appello alla generosità di tutto il pubblico e sostenere le tante vittime di una guerra che, dal 2011, sta infiammando il paese.

"Ringraziamo l'ACF Fiorentina per essersi stretta attorno alle vittime della guerra in Siria lanciando una raccolta fondi a sostegno degli interventi di Oxfam Italia per i profughi siriani. - dice Lorenzo Ridi, responsabile di Oxfam Italia a Firenze - Il 2014 è stato un anno terribile per la crisi siriana, il peggiore dallo scoppio della guerra civile: 76.000 morti, inclusi migliaia di bambini, e 2,4 milioni di persone costrette ad abbandonare la propria abitazione. Sono numeri inaccettabili, che non possono continuare a crescere. Ed è per questo che abbiamo bisogno della solidarietà di tutto il pubblico: dobbiamo fermare questa follia".

Firenze abbraccia così la causa di Oxfam a favore della popolazione siriana, sostenendo la campagna di sensibilizzazione #WithSyria. Un appello che non riguarderà soltanto la squadra viola, ma l'intera città: grazie infatti alla collaborazione dell'amministrazione comunale e alla compagnia Silfi spa, dal 13 al 19 marzo la torre di Arnolfo su Palazzo Vecchio e il Nettuno di Piazza della Signoria saranno illuminate di rosso.

Foto: https://www.dropbox.com/sh/3aq0vgc7honvkd5/AACDpWpvYw0mpTBDVgLEiSmda?dl=0

Video: https://www.youtube.com/watch?v=gVWSxaEcpKQ&feature=youtu.be

Il quadro umanitario del dossier Fallimento Syria

Un quadro umanitario drammatico, denunciato da Oxfam insieme alle organizzazioni umanitarie che sostengono la campagna #WithSyria attraverso il dossier Fallimento Siria. Un rapporto da cui emerge come le tre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, adottate nel 2014, volte a garantire protezione e assistenza ai civili, non hanno visto alcuna applicazione, al punto tale che in Siria non esistono le condizioni per accedere in sicurezza agli aiuti, il numero delle vittime continua ad aumentare come pure quello dei profughi. Oggi infatti la Siria è un paese spaccato a metà, dove la guerra solo quest'anno ha distrutto parzialmente o totalmente circa un milione di case e dove, in questo momento, chi non è riuscito a fuggire (sono quasi 4 milioni i profughi scappati nei paesi limitrofi o verso l'Europa), rischia la vita ogni giorno: sono oltre 212 mila le persone che attualmente vivono in zone e città sotto assedio all'interno del paese. Mentre oltre 10 milioni di abitanti stanno rimanendo senza cibo e acqua, a causa dei gravissimi danni causati dalla guerra ad un terzo delle infrastrutture idriche, con una conseguente riduzione della fornitura d'acqua del 50% rispetto al 2011. A questo drammatico quadro generale si aggiungono i casi di abuso, rapimenti e violenza su donne e minori, che sono diventati una vera e propria arma di guerra. A causa del conflitto in corso, solo nel 2014, si sono verificati all'interno della Siria 12.000 casi documentati di gravi violazioni dei diritti umani nei confronti dei bambini, con un quarto delle scuole, oltre 4 mila, che sono state distrutte dagli attacchi o destinate ad altri scopi. Mentre secondo quanto denunciato dal Fondo per l'Infanzia delle Nazioni Unite, 160 ragazzi sono rimasti uccisi durante gli attacchi quest'anno, 27 solo a gennaio. In totale, secondo le stime dell'Unicef, i bambini che hanno urgente bisogno di aiuti a causa del conflitto, sono saliti a 5,6 milioni.

Il lavoro di Oxfam Italia per le vittime della crisi siriana

Dall'inizio della crisi siriana, che ha causato oltre 200.000 vittime e 11 milioni di profughi e sfollati, Oxfam ha prestato soccorso fino ad oggi a oltre 1.3 milioni di persone. Solo nell'ultimo anno tra i territori della Giordania e del Libano, i paesi che stanno accogliendo il maggior numero di rifugiati siriani, sono state raggiunte circa 500.000 persone fornendo loro acqua pulita, buoni spesa, contributi per l'affitto e forniture di generi di conforto utili per il freddo come coperte e stufe o kit igienici in estate. Sono state inoltre costruite docce e bagni nei campi profughi, negli insediamenti informali, nel deserto lungo le via di fuga ed infine riparati o costruiti nuovi servizi igienici nelle zone delle città dove i rifugiati hanno trovato alloggio. L'azione di Oxfam si è inoltre spinta all'interno del territorio siriano, dove un milione di persone hanno avuto accesso all'acqua grazie agli interventi svolti ed in corso di riparazione degli acquedotti e di pozzi e ripristino del sistema idrico. Oxfam inoltre fa pressione perché si arrivi al cessate il fuoco, perché vi sia la possibilità di ingresso in sicurezza di operatori umanitari sul territorio siriano e il blocco delle forniture di armi verso le parti in conflitto.

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