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Prandelli sul caso Rossi: "Non è stato un bel momento per il calcio"

Il ct della Nazionale al Meyer di Firenze per la presentazione del suo libro "Il calcio fa bene" ha parlato dell'episodio del Franchi ma anche di Fiorentina: "In poco può risalire"

“Il calcio fa bene” è il titolo del libro del ct della Nazionale Cesare Prandelli. E’ stato scritto a braccetto con il giornalista e scrittore fiorentino Giuseppe Calabrese ed è stato presentato questo pomeriggio all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il calcio fa bene, non c’è alcun dubbio. Altre volte fa male: nell’anima, le sconfitte bruciano sempre, dai campi sterrati di periferia ai pratini inglesi della seria A; al fisico, o meglio al capo, quando un allenatore ti prende a schiaffoni. Come è capitato ieri sera all’Artemio Franchi nello scontro tra il mister della Fiorentina (ormai ex) Delio Rossi, che ha pagato questa specie di rissa con il licenziamento in tronco, e Adem Liajic, l’attaccante un po’ viziato che, con quell’applauso in più al momento della sostituzione (e forse con qualche parola di troppo), ha scatenato la furia dell’allenatore.

Paginate di giornale, inchiostro a non finire, tv, radio e web, tutti ad analizzare l’episodio incriminato. Da una parte il partito dei “Io sto con Delio”, dall’altra coloro che giudicano il gesto ingiustificabile. Ognuno è libero di pensarla come vuole. Anche Prandelli che, ad una domanda sull'accaduto di un bambino ricoverato al Meyer, ha dichiarato secco: “Ognuno ha il proprio modo di reagire alle tensioni e alle situazioni. Certo che per il calcio non è stato un bel momento”.

Cesare Prandelli al Meyer per la presentazione del suo libro

Se c’è Prandelli tuttavia nel breve i pensieri ed i discorsi corrono veloci verso la maglia viola. Ed allora si alza un genitore di uno dei tanti bambini accorsi alla presentazione del libro e chiede: “Mister, ma quando si rialzerà la Fiorentina?”. Prandelli, fino ad secondo prima sorridente, si fa serio in volto, si prende una pausa di qualche secondo, poi risponde: “Quando si parla di Fiorentina divento serio, perché è una cosa che ho amato e che amo, e mi è difficile liquidare l’argomento con due parole. Penso che se c’è la volontà da parte di tutti di rimboccarsi le maniche, attraverso un progetto, con l’amore e la grande passione che Firenze ha per la propria squadra in poco tempo si può risalire”. Finite le domande dei piccoli è la volta delle foto, degli autografi. Prandelli, come ha dichiarato più volte, ama Firenze, ma i fiorentini sono ancora innamoratissimi del mister. Che le due strade si rincontreranno un giorno?
 

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