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Fiorentina, Corvino e Freitas tirano le somme sul mercato: "Iniziamo un nuovo ciclo"

I due uomini mercato del club viola hanno incontrato la stampa per commentare la fine della lunga e rovente sessione di mercato estiva. "Reinvestito il 75% del ricavato dalle cessioni"

Ieri sera alle 23 si è conclusa la sessione estiva del calciomercato 2017. Sono stati tre mesi lunghissimi per la Fiorentina, una squadra che è stata interessata da ben 32 cessioni e da 20 acquisti.

Osservando la rosa a disposizione di Pioli e confrontandola con quella che aveva Sousa lo scorso anno, è possibile notare come buona parte dei calciatori promettenti o già affermati, siano stati ceduti. Basti pensare a gente come Bernardeschi, Kalinic, Vecino e Borja Valero. Per rimpiazzarli, tuttavia, non sono arrivati nomi di livello o giocatori già pronti, ma una serie di scommesse. Mosse, queste, che si inseriscono in un quadro di rinnovamento voluto dai vertici viola e messo in atto dai due direttori, Pantaleo Corvino e Carlos Freitas. E proprio i due uomini mercato, sono intervenuti questa mattina in conferenza stampa, per tracciare un bilancio sulla finestra di mercato appena conclusa. 

“Abbiamo concluso 32 operazioni in uscita e 20 in entrata - ha esordito Corvino -. Sono stati tre mesi impegnativi, questo è il momento giusto per fare il punto della situazione. Tante cessioni hanno riguardato i giovani che potranno così misurarsi in altre piazze, altre, invece sono avvenute perché qualche giocatore, con molta sincerità, ha detto "basta" come nel caso di alcuni “big” e ne abbiamo preso atto. Vogliamo ringraziare chi è stato onesto e sincero con noi e lo ha ammesso. A noi del comparto sportivo non è piaciuto però il modo in cui qualcuno ha detto basta”.

L'inizio di un nuovo ciclo

“Si è scelto di iniziare un nuovo ciclo - ha continuato il ds -. Quando un’azienda programma deve tenere conto del presente, una parte degli investimenti e dei ricavi, tuttavia, devono essere destinati al futuro. Abbiamo ricevuto critiche perché parte dei ricavi non è stata reinvestita nel presente. Ognuno, tuttavia, lavora a modo suo. Circa il 75% dei ricavi delle cessioni sono stati reinvestiti. Il 25% che rimane andrà investito nel comparto aziendale. Abbiamo cercato di mantenere alta la qualità dell'organico prefiggendoci certi obiettivi. Innanzitutto prendere un tecnico italiano, di costruzione e riconosciuto da tutti di livelli importanti. Abbiamo cercato di italianizzare il più possibile la rosa, tenendo una media età molto più bassa. E soprattutto abbiamo lavorato in funzione di un monte ingaggi più basso. Nel medio e lungo termine crediamo di aver gettato le basi di una Fiorentina competitiva in Italia e magari anche in Europa”. Corvino ha anche informto che a partire da settembre, Gianluca Comotto farà parte dell'area scouting.

"Presi giocatori giovani ma di qualità" 

Le critiche principali riguardanti il mercato della Fiorentina hanno riguardato la mancata sostituzione di calciatori di spessore con rimpiazzi adeguati, Corvino e Freitas, tuttavia, hanno rivendicato la bontà del proprio lavoro:  “Sono andati via dei nazionali, ma a sostituirli ci sono Sportiello, Hugo, Pezzella, Milenkovic. Abbiamo tenuto Badelj e Saponara, preso Benassi, capitano dell’Under 21. Ci sono Veretout ed Eysseric, Gil Dias anche lui un nazionale Under 21. Poi c'è Thereau che negli ultimi hanni ha sempre segnato con regolarità. Non si investono 16 milioni di euro su illustri sconosciuti se non si ha voglia di crescere. Ricordo anche che abbiamo preso Simeone, cercato da mezza Italia. Non cerchiamo comprensione, abbiamo lavorato secondo l’input della società che ha a cuore la Viola come noi.  Sono stati commessi errori in passato ma non tutto è da buttare, ora dobbiamo ripartire uniti".

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