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Empoli, Zanetti: "Vicario torna titolare. Settimana decisiva"

Il tecnico degli azzurri in conferenza stampa: "Tutti teniamo a salvarci, abbiamo faticato tanto per far sembrare quest'annata una salvezza scontata"

Quella di domani (ore 15:00) contro il Sassuolo al Mapei Stadium sa di bivio per l'Empoli. Gli azzurri sono tornati nuovamente sotto pressione dopo le sconfitte con Cremonese e Inter in quanto il vantaggio dal terzultimo posto, occupato dal Verona, si è assottigliato a sei punti. Niente catastrofismi, sia chiaro, ma la squadra di Zanetti deve fare punti per cercare di non complicare ulteriormente le cose. A presentare la sfida con i nervoerdi è stato il tecnico ex Venezia. Queste le sue considerazioni: "E' una gara difficile, loro sono forti, è un campo ostico. In questo girone di ritorno il Sassuolo è tornare a fare il Sassuolo che tutti conosciamo. Le motivazioni devono fare la differenza dal punto di vista nostro. Questa settimana abbiamo messo un punto sul passato, perché la negatività non ci dà vantaggi. Bisogna proiettarsi nel futuro di queste sette partite che mancano. Dobbiamo avere la forza di superare gli ostacoli".

Come stanno gli acciaccati?

"Domani torna titolare Vicario, e mi sento di ringraziare Perisan per il periodo che è stato in porta. Ha avuto un'ottima crescita. Recuperiamo anche Akpa Akpro e Fazzini. Ci sono poi altri a mezzi servizio ma ci sono. In questo momento il gruppo si è amalgamato e abbiamo ritrovato l'armonia per questo rush finale".

Aver raggiunto prima questa quota punti vi ha tolto qualcosa?

"Non voglio parlare del passato, però la verità è che l'unico atteggiamente sbagliato è stato a Cremona. Quella è stata una partita che ci ha messo in una condizione in cui nessuno pensava di arrivare. Pensavamo di aver chiusi la pratica troppo presto, e che quella partita poteva essere quella della fine, invece è stato il contrario. Il calcio ci obbliga di riproiettarci alla condizione in cui eravamo prima. Quando si fanno tanti punti all'inizio si rischia di perdere la dimensione, la fame e poi subentra la paura, ed è qullo che non doveva accaderci. Ora guardare gli altri non ci interessa, ora conta fare noi stessi e penso che questa squadra si meriti di raggiungere la l'obiettivo. Dobbiamo tornare a essere più convinti di noi stessi e delle nostre capacità e avere la forza di superare degli ostacoli. Gli altri hanno qualità, basta vedere le rose. Ci sono squadre che parlano di salvezza ma hanno speso il triplo di noi. Quindi arrivare alla salvezza è difficile. Sembrava una cosa semplice ma semplice non è. Siamo ancora padroni del nostro destino".

Domani ritrova Bajrami. Pensa che abbia fatto la scelta giusta?

"Sono contento di ritrovarlo, è un ragazzo al quale non gli ho mai negato la mia stima. Ha fatto la sua scelta, e le scelte vanno rispettate. Noi ora abbiamo altri giocatori che devono dimostrare e prendere per mano la squadra e aiutarla ad arrivare all'obiettivo".

Un aggettivo per descrivere il momento attuale?

"Ce ne sono tanti. Il calcio è complesso e di volte ti pone di fronte delle situazioni diverse da ciò che ci si aspetta. Non dobbiamo trascinarci dietro la negatività, ma la positività. Tutti ci teniamo a salvarci, abbiamo faticato tanto per far sembrare quest'annata una salvezza scontata. Non dobbiamo perdere lucidità e consapevolezza perché abbiamo numerose partite con tanti punti in palio, soprattutto in questa settimana. Alla fine ci sarà il tempo dei processi o dei festeggiamenti. Adesso conta solo il Sassuolo".

Domani potrebbe tornare utile Piccoli? Su Pjaca ci crede ancora?

"Su Pjaca credo che possa darci una mano in questo finale. Dipende molto da lui e da quanto vuole partecipare a questo finale. Le risposte sono positive, tutti quanti i ragazzi vogliono dare il loro contributo. In questo momento il gruppo tira dalla stessa parte, poi ognuno tra un mese farà le sue scelte. C'è bisogno di tutte le componenti. Domani vedrete le scelte, abbiamo studiato la situazione. Chi partirà e chi entrerà dovrà essere determinante".

Cosa vorrebbe di più da Baldanzi?

"A me interessa vedere il Baldanzi visto con l'Inter. Questi ragazzi giovani non hanno problemi di continuità fisica, deve solo fare quello che sa fare. Contro l'Inter gli è mancato solo il gol, ha fatto una partita a tutto campo. Avrebbe potuto vestire la maglia nerazzurra che nessuno, dal punto di vista tecnico, si sarebbe accorto della differenza".

Secondo lei ci sono troppe critiche sull'Empoli?

"L'Empoli in questo momento deve fare i punti, poi come arrivano sono altri discorsi. Le critiche fanno parte del gioco e io in quanto allenatore le accetto. Anche quando eravamo decimi c'erano critiche. Io mi preoccupo quando vedo gli ultras che non ci sostengono, ma invece ogni volta che metto il piede in campo li sento molto vicini. Ci seguiranno in tanti, dobbiamo fare quadrato con chi vuole bene a questa squadra. Accettiamo tutto e lavoriamo, solo con i risultati possiamo cambiare i giudizi".

Questa può essere la settimana decisiva?

"Sulla carta è così, poi le partite vanno giocate. Qualche punto lo abbiamo fatto anche con squadre importanti. Sono talmente poche le partite che vanno affrontate una alla volta. Questo è una sorta di mini-campionato, in cui dobbiamo fare i nostri punti che pensano di meritare per quel che abbiamo fatto vedere. Dobbiamo affrontare una gara alla volta, senza aumentare la pressione"

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