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Venerdì, 8 Dicembre 2023
Calcio

Esclusiva FirenzeToday, ds S.Donato Tavarnelle: "Vi dico dove giocheremo il prossimo anno"

In esclusiva ai nostri microfoni, il direttore sportivo dei gialloblu ha fatto un punto sulla stagione appena conclusa, e su alcune decisioni per il futuro in Serie C

Quella del San Donato Tavarnelle non è stata una semplice impresa casuale, ma bensì frutto di un lavoro di programmazione. Una delle figure che ha contribuito al traguardo della Serie C è il direttore sportivo Egidio Bicchierai che in esclusiva, ai microfoni di FirenzeToday, ci ha raccontato la cavalcata dei gialloblu, ma anche del futuro, da quello di Paolo Indiani all'impianto che ospiterà il San Donato la prossima stagione.

Direttore, quando è arrivato al San Donato due anni fa, disse che voleva regalare soddisfazioni ai tifosi. Direi che ci è riuscito alla grande...

"Si, abbiamo fatto due anni belli e importanti. Dopo il primo che siamo arrivati tra le prime quattro, quest'anno abbiamo continuano il percorso. L'idea del Presidente Bacci è sempre stata quella di migliorarsi, e direi ci siamo riusciti in pieno. Tutto ciò non è arrivato casualmente. Certo dal migliorarsi a vincere ce ne corre, il passo era importante. Nessuno ce lo chiedeva, tutto è venuto fuori da una squadra che è cresciuta tutto l'anno e da un allenatore del calibro di Paolo Indiani. Abbiamo portato in fondo un campionato con dei numeri eccezionali. Io ne ho vinte 4 di Serie D, ma vincere con 81 punti, 86 reti fatte e una media punti di 2,38 è qualcosa di eccezionale".

Qual è stato il fattore vincente di questa stagione?

"Sicuramente il gruppo è stato il punto di forza, ma con certe individualità che hanno risposto alla grande. Direi tutti hanno fatto un campionato straordinaria, dai giovani ai più vecchi. Io credo che quando si vince è un insieme di cose: incide il gruppo, incidono le individualità, ma c'è anche l'allenatore, il direttore, e soprattutto la società che ti sta dietro e cerca di non farti mancare niente. Ognuno deve portare il proprio apporto. A questo ci credo fortemente, perchè a volte non basta avere solo il bomber che ti fa 30 gol a campionato".

State già progettando la vostra prima storica volta in Serie C? Cosa cambierà per la società?

"Siamo a lavoro per quelle che sono le prime cose da fare, come il nuovo tipo di società, in quanto ora entreremo nel professionismo. Anche sul mercato ovviamente stiamo già guardando, ma il mio lavoro non si attiva solo durante il mercato, ma durante tutto l'arco dell'anno. Si comincerà dall'allenatore, parleremo prossimamente con lui, perché la nostra volontà è quella di non alterare certi equilibri. La nostra intenzione è di non spaccare tutto perché passiamo alla Serie C. Ovviamente, passando al professionismo, qualcosa da aggiustare c'è. Anche dal punto di vista dei giocatori dobbiamo abituarci a iniziare a guardare alle valorizzazioni, al minutaggio e tutte queste cose che prima non aeravamo abituati a darci occhio".

Quindi la vostra volontà è quella di continuare con Indiani...

"Assolutamente si, l'idea è quella. Ne parleremo in questi giorni, l'idea è quella di continuare questo percorso. Bisgonerà cambiare gli obiettivi ovviamente, ma la volontà è quella di continuare con questo gruppo, perché questo comprterebbe avere meno problemi. Di problemi ce ne saranno tanti, ma avere già un allenatore che conosce la squadra e i giocatori  è un buon punto di partenza".

E sull'impianto sportivo dove giocherete ci sono novità?

"La prima opzione è sicuramente Poggibonsi, perché per noi sarebbe molto comodo e più vicino. Sarebbe vicino anche come spostamenti, perché sennò si rischia di giocare in trasferta tutte le domeniche. Pontedera potrebbe essere un'altra soluzione disponibile, ma anche lì si andrebbe a giocare molto lontano. La più interessante è sicuramente Poggibonsi".

Il settore giovanile può contribuire al progetto del San Donato Tavarnelle in Serie C?

"Sono molto sincero su questo aspetto: sfornare giocatori a Tavarnelle per la Serie C credo sia molto difficile, però ci proveremo. Allo stesso tempo dico che bisogna cercare di fare un settore giovanile che, con l'avvento di Fausto Gonnelli, cerchi di andare in quella direzione. Bisogna lavorare con i giovani di queste zone, perché è inutile andare a prendere giovani che stanno in altre parti d'Italia. Portare un giocatore dal nostro settore giovanile a giocare in Serie C non è semplice, però ci proveremo, perché questo può essere anche un fattore a favore della società".

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