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LND, approvato ufficialmente il protocollo "Return to Play"

Il nuovo regolamento accorcia i tempi del ritorno in campo di un atleta agonistico che è guarito dal Covid-19

Nella giornata di ieri il Ministero della Salute ha finalmente dato l’ok al cosidetto "Return to play", l’iter medico da seguire per ottenere l’idoneità agonistica dopo il Covid-19, redatto dalla Federazione Medico Sportiva. Come già anticipato, il nuovo regolamento va incontro alle esigenze delle società e degli atleti al di sotto dei 40 anni, che adesso non dovranno più aspettare 30 giorni dal momento della negativizzazione per fare la visita medico-sportiva, ma bensì 7 giorni (con ciclo vaccinale completo). 

Inoltre, l'aggiornamento della circolare prevede una significativa riduzione degli accertamenti sanitari necessari per il ritorno in sicurezza all'attività sportiva degli atleti agonisti non professionisti. Per gli atleti asintomatici o paucisintomatici, è necessario solamente un ecg di base ed un test da sforzo, protocollo uguale a quanto effettuato durante la visita medica di idoneità agonistica, e non è più necessario eseguire la spirometria e l'Ecocardiogramma Color Doppler. Per gli atleti d'interesse nazionale o internazionale asintomatici o paucisintomatici, è necessario eseguire un solo test ergometrico massimale ed un Ecocardiogramma Color Doppler, e non è più necessario eseguire la spirometria, l'ECG Holter e altri esami che erano previsti finora. 

Più severo invece il controllo sugli atleti al rientro da malattia sintomatica moderata o grave, per cui vengono disposti oltre agli accertamenti di base, anche esame spirometrico ed esami ematochimici, oltre ad eventuale visita specialistica di riferimento.

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