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Rondinella, Francini a FirenzeToday: "Non avrei mai creduto di trovarmi a questo punto della stagione"

Intervenuto ai nostri microfoni, il tecnico dei biancorossi ci ha parlato dell'avvicinamento alla sfida contro lo Sporting Cecina e della stagione fatta

Dopo aver buttato fuori nella finale play-off l'Audax Rufina, domenica la Rondinella Marzocco si appresta a vivere un'altra giornata da favola, nella semifinale del quadrangolare contro lo Sporting Cecina. I biancorossi da neopromossi, hanno ribaltato tutti i pronostici di inizio stagione, e sono ad un passo da una doppia promozione che entrerebbe nella storia della società. Nell'avvicinamento alla gara contro i livornesi, abbiamo intervistato Alessandro Francini, allenatore dei biancorossi, che ci ha parlato anche della regular season, chiusa col secondo posto.

Mister, se le avessero detto che la sua squadra avrebbe raggiunto questo punto della stagione, ci avrebbe creduto?

"Io sono uno che gli piace tanto lavorare e credo nel mio lavoro e nella bontà del gruppo. Siamo partiti da una base che era quella della Prima Categoria, con 3/4 innesti di valore. Con tutta la buona volontà, non ci avrei mai creduto di arrivare a giocarmi una finale regionale con tre corazzate. Nel percorso tante vole ho avuto la percezione che fosse un anno particolare. I ragazzi erano motivati, però non avrei mai pensato da qui a un anno di essere arrivati fino a dove siamo ora"

Secondo lei come mai il vostro girone è stato così equilibrato?

"Io ho sempre detto ai miei ragazzi che per un punto potevi andare in paradiso ma anche all'inferno. Noi alla fine, con la vittoria contro il Dicomano, ci siamo garantiti il secondo posto matematicamente, ed è stato un grande traguardo. Per quanto riguarda il campionato, forse due partite in meno hanno accorciato le distanze in classifica. Poi c'è stata una grande competitività, a parte l'Audace Gazzluzzo, anche se il Galluzzo secondo me non era una squadra che doveva arrivare ultima e in maniera distaccata, sono annate, sulla carta poteva dire molto di più."

Quale è stato il punto di forza della vostra squadra?

"Sarà banale, ma l'arma più forte del nostro gruppo è stata veramente il gruppo. Da noi non ci sono prime donne, non ci sono panchinari. C'è un grande equilibrio, e questo è merito anche del mio staff, che ha fatto sentire tutti importanti in ogni momento. Nessuno è stato indispensabile, e se tu non crei dipendenza da alcuni giocatori, a ogni singolo dai forza. Anche fuori dal campo sono ragazzi straordinari, che si vogliono un gran bene, e questa è stata davvero la loro forza. Sono tanti anni che alleno, ma un gruppo come questo non l'ho mai avuto. Ci abbiamo sempre creduto, anche nei momenti difficili".

Che squadra è lo Sporting Cecina, che affronterete domenica?

"Chiaramente non conosco bene lo Sporting Cecina come le squadre del girone del campionato, ma documentandomi so che è una corazzata. Stiamo parlando di una prima e non di una seconda, in quanto è arrivata ad un punto dal Mazzola Valdarbia. Affrontiamo una squadra forte, con una tradizione importante e recente. Anche loro nell'ultima partita hanno giocato 120 minuti come noi, quindi ci sta siano anche un po' stanchi. Domani mattina faremo un allenamento di rifinitura e poi andremo a farci questa bellissima esperienza. Io lo chiamo il gran ballo, perché ci sentiamo un po' come Cenerentola, arrivati a questo traguardo anche grazie ai mei collaboratori, Giulio Santini, Daniele Sanrini e Daniele Caioli".

Quanto ci credete nella promozione in Eccellenza?

"Nella consapevolezza dell'avversario che andiamo ad affrontare, non possiamo non crederci. Io dico sempre che solo se ci credi può succedere, e quindi crederci e provarci anche con un po' di pazzia".

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