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Grassina, Micchi spiega la crisi dei rossoverdi: "Critiche giuste, ma bisogna uscirne col lavoro, ci credo fortemente"

Il giovane attaccante della formazione di Nicola Pozzi ha provato a spiegare il momento di difficoltà del Grassina: "Se si osserva il nostro gioco siamo in netta crescita: le ultime due gare dicono che ci manca poco per arrivare a fare punti"

Quando quest'estate Nicola Pozzi è stato annunciato come allenatore del Grassina, nessuno si sarebbe aspettato a novembre che la squadra si ritrovasse ultima nel proprio girone, con un solo punto all'attivo. Insomma, un inizio di stagione non da sogno per i rossoverdi, come detto anche dall'attaccante Nicolò Micchi, che intervistato dai microfoni societari, ha provato a spiegare questo momento di difficoltà:

"Non è facile stare sotto pressione. Abbiamo ricevuto molte critiche, che ci stanno dopo un punto soltanto nelle prime cinque gare, però siamo un bel gruppo e sappiamo bene che non dobbiamo abbatterci. Bisogna uscirne col lavoro, ci credo fortemente e vedo che non abbassiamo mai la spinta di un centimetro. Bisogna dare tutti qualcosa in più. Nel calcio ci sono momenti ed episodi. In certi momenti le squadre alzano il ritmo e creano pericolo, come accaduto a noi per merito del Porta Romana nell'ultima sfida. Non è una questione fisica, perchè vedo che in allenamento spingiamo forte. Credo faccia parte del calcio: c'è chi crea molto, ma non riesce a concretizzare perchè gli manca qualcosina nel momento decisivo, e chi fa meno fatica sotto porta. Ma se si osserva il gioco del Grassina siamo in netta crescita: le ultime due gare dicono che ci manca poco per arrivare a fare punti. Prossima gara col Terranuova? Sono più forti di noi sulla carta, come dice il loro secondo posto. Conosciamo le nostre difficoltà, ma anche e soprattutto i nostri punti di forza. Siamo carichi, vogliamo far bene e sbloccarci finalmente da questo brutto momento. A me stesso chiedo tanto e pretendo il gol in queste occasioni. Il mestiere dell'attaccante è buttarla dentro, per cui è normale che ogni volta che non segno ci sia un po' di amarezza. Ma se posso anche aprire gli spazi per l'inserimento di un compagno, va benissimo."

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