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Fiorentina-Basilea, Italiano e Dodô: "Attenti e concentrati per affrontare un avversario che ha qualità"

Il tecnico e il laterale brasiliano dei viola hanno parlato alla vigilia della semifinale di Conference League contro il Basilea in programma giovedì 11 maggio alle 21 al Franchi

Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Basilea, semifinale di andata di Conference League, in programma giovedì sera alle 21 al Franchi.

La conferenza è partita dalle condizioni fisiche di Terracciano, assente durante la rifinitura: "Pietro aveva qualche linea di febbre, abbiamo cercato di non farlo uscire, tenerlo a riposo. Credo che sia recuperabile. Domani è una semifinale come quella con la Cremonese. Sono partite che si giocano in 180 minuti, forse anche di più. Abbiamo il primo round in casa, dobbiamo cercare di sfruttare tutto ciò che ci concederanno i nostri avversari e il fattore campo. Mi auguro che domani tutti insieme si possa mettere in difficoltà il nostro avversario, la posta in palio è altissima, abbiamo la possibilità di concludere la stagione in maniera strepitosa".

Il percorso del tecnico da quando è iniziata la sua carriera è stato in costante ascesa: "In questi cinque anni ho avuto la possibilità di giocare partite sentite, da dentro o fuori, come quella di domani. In questi anni tutte le esperienze vissute mi hanno dato un bagaglio di conoscenza importante che mi auguro serva ad aiutare i ragazzi in queste due gare. Tutti insieme dobbiamo cercare di battere il nostro avversario. Non è una questione personale, il nostro è stato un percorso lungo e straordinario".

Italiano ha risposto anche a proposito del Basilea: "Avversario che abbiamo analizzato bene. Se è in semifinale vuol dire che ha qualità, soprattutto ha doti importanti dal punto di vista del carattere. Ha rischiato di essere eliminato due volte e invece è riuscito a ribaltare i risultati e a rimanere in gioco. Sono convinto ci metteranno in difficoltà, dovremo essere bravi a controbattere con l'aiuto dei tifosi"

Sull'insegnamento che ha dato finora l'Europa: "Ci ha lasciato tanto, abbiamo affrontato tante squadre, tante difficoltà. In Europa non puoi sottovalutare nulla, anche quando le pratiche sembrano archiviate. Tutti ti mettono in difficoltà, siamo cresciuti. Non siamo più superficiali, poi c'è il merito degli avversari. Le partite sono difficili, figuriamoci una semifinale contro una squadra che ha qualità. Il nostro percorso dobbiamo cercare di metterlo in campo. Al ritorno sarà dura".

Per rendere memorabile l'ultima notte europea al Franchi la Fiorentina dovrà fare tutto nel migliore dei modi: "Penso che non debbano mancare l'attenzione, la qualità, il furore. La prima è in casa, queste caratteristiche non devono mancare nelle due fasi. Dobbiamo non farci male da soli, non complicare la partita, stare svegli e concentrati. Le scorse partite le abbiamo vinte perché abbiamo impiegato queste caratteristiche. Se ci presentiamo così possiamo fare bene".

Contro gli svizzeri si spera finalmente di vedere un arbitraggio all'altezza: "Quello che è successo quest'anno con le decisioni arbitrali è accaduto tutto a noi, gol non convalidato, scelte che non ci hanno soddisfatto. Ma più si arriva al fischio finale e più cresce la qualità degli arbitri, nel capire bene la gara. Spero che tutta la squadra arbitrale sia concentrata per far sì che sia una partita giocata nel migliore dei modi. Lasciamoci alle spalle ciò che è stato, auguriamoci che sia una bella partita".

Il tecnico ha parlato anche delle condizioni fisiche di Cabral, assente contro il Napoli: "Arthur non era a disposizione nell'ultima partita per una botta al piede, gli faceva male. Oggi si è allenato, sembra aver risposto bene. Per domani è a disposizione. A Basilea ha fatto benissimo, sono convinto abbia lasciato un bel ricordo. Ha capito bene l'ambiente, il calcio italiano, le sue difficoltà. Si è sbloccato, ha aiutato la squadra, lo recuperiamo, mi auguro che il suo problema non gli dia noie". Per quanto riguarda il resto della squadra: "Sottil non sarà della partita, non lo recuperiamo, ha qualche problema. Brekalo è rientrato da questa brutta botta con la Samp, essendo tanti davanti cerchiamo di ruotare e mettere in campo chi può fare prestazione, ma da Napoli e per domani è recuperato. Non ha avuto un problema di poco conto, lo abbiamo gestito".

Indubbiamente c'è tensione per questo finale di stagione: "Sappiamo che è un traguardo fantastico la finale di Coppa Italia e cercheremo di regalare una gioia al popolo viola. Le partite importanti vanno giocate, proveremo in tutti i modi a regalare un sogno a tutta Firenze. Abbiamo visto la grande gioia che ha portato lo Scudetto a Napoli, non oso immaginare cosa possa accadere qui. Vogliamo far sognare il nostro pubblico che nell'ultima gara di coppa con la Cremonese mi ha fatto venire i brividi".

Sull'importanza di fare gol in una sfida come questa: "Siamo cresciuti, ne abbiamo subito qualcuno di troppo ma ne abbiamo fatti tanti. Si sono sbloccati gli esterni, Cabral e Jovic nell'ultimo periodo si sono un po' inceppati ma ci siamo. Speriamo di far gol, per vincere le partite bisogna segnare, nelle gare di andata e ritorno sfruttare tutto ciò che si ha in termini di occasioni. Bisogna essere altruisti, solo così si può battere il record negativo".

Al mister viola è stato chiesto cosa serva per lottare su tutti i fronti: "Dipende dall'abitudine, bisogna stare bene fisicamente, coinvolgere più giocatori possibili, servono più elementi. Ci sono troppe partite ravvicinate. Strategia e preparazione possono essere velocizzate, il recupero no. Bisogna alzare il livello di aspettative, anche a livello individuale. Bisogna abituare i calciatori, fargli capire che a volte bisogna star fuori per recuperare. Per me era la prima volta e l'aspetto fisico è stato il più determinante".

Sul momento di Dodô: "Si esalta quando attacca e quando difende e il pubblico lo riconosce. La gente non apprezza solo il tunnel, si esalta anche per chi si sacrifica, chi salva un gol. Lui è cresciuto tantissimo, fa le due fasi ad alto livello. Sono convinto che si sia sbloccato mentalmente e sta facendo vedere tutte le sue caratteristiche. Bisogna sacrificarsi, dare una mano".

Anche Ranieri vive un momento positivo: "È un ragazzo che è cresciuto tantissimo, una sorpresa in positivo. Ha sempre lavorato in silenzio e si è dimostrato pronto a qualsiasi soluzione, da terzino, da centrale, dall'inizio o a gara in corso. Tutti sanno che devono stare pronti, svegli e attenti".

Dodô: "Sento la fiducia dei tifosi, li ringrazio per l'appoggio"

Queste, invece, le parole di Dodô: "Domani è una partita troppo importante, una semifinale europea è diversa. Vogliamo far vedere il nostro calcio, offrire una bella prestazione per noi e per i tifosi".

Sulla sua crescita: "Quando sono arrivato ho avuto l'appoggio di tutti. Dopo qualche difficoltà tutti pian piano abbiamo iniziato a far bene. Il mister mi ha sempre detto di stare tranquillo venivo da un lungo periodo d'inattività e da un campionato molto diverso dalla Serie A. Ringrazio tutti per la fiducia in me, le prestazioni sono il frutto del lavoro settimanale e dell'amore della mia famiglia. Il colore dei capelli? Non ho ancora deciso".

Sul rapporto coi tifosi: "Per me sono la cosa più bella. Quando sono arrivato qui mi hanno dato fiducia, mi spingono a fare meglio. Ho un amico che lavora al supermarket qui a Firenze con cui parlo sempre".

Infine su quanto è migliorato venendo allenato da De Zerbi e Italiano: "Tutti e due sono allenatori molto forti, gli piace giocare la palla, è il calcio che piace a me. Con Italiano sono cresciuto tanto. Per ora ho mostrato il 90% del mio calcio".

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