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Fiorentina, Italiano: "A Napoli ci siamo ritrovati. Contro il Genoa vogliamo vincere a tutti i costi"

Il tecnico della squadra viola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del monday night di Serie A contro i liguri che chiuderà il 22° turno di campionato, domani sera alle 20:45 al Franchi

Reduce dal passaggio del turno in Coppa Italia sul campo del Napoli, battuto 2-5 ai supplementari, la Fiorentina è proiettata verso il posticipo con il Genoa in programma lunedì sera alle 20:45 al Franchi, che chiuderà la 22ª giornata di Serie A.

La sfida contro i liguri è stata introdotta in conferenza stampa dal tecnico gigliato Vincenzo Italiano, il quale ha iniziato la sua analisi commentando l'eredità positiva lasciata dalla partita del Maradona: "Da Napoli ci portiamo situazioni positive, reazioni da squadra vera. Abbiamo reagito alla sconfitta di Torino e in 10 uomini abbiamo tenuto benissimo il campo. Anche se potevamo evitare i supplementari, anche lì abbiamo mostrato maturità avendo pazienza, senza forzare e aspettando il momento giusto. L'aspetto che mi premeva di più era ritrovare la Fiorentina che eravamo abituati a vedere. Si è aggiunto anche il passaggio del turno, interessava quello".

La squadra per la sfida con i rossoblu non dovrebbe presentare assenze di sorta, anzi dovrebbe addirittura recuperare un paio di pedine out contro i partenopei: "Sono rientrati ad allenarsi in gruppo sia Sottil, sia Benassi. Non so ancora con precisione per le convocazioni, ma stiamo recuperando tutti".

Il percorso da allenatore dell'ex Spezia è in continua evoluzione: "Il valore dei calciatori che alleni e che vai a conoscere quotidianamente danno l'opportunità di crescere, provare, sperimentare. Questo fa migliorare, in più ci aggiungo l'ambiente, la società in cui lavoro e la possibilità di lavorare nel migliore dei modi. Questo comporta una crescita, un miglioramento, ragionare diversamente. Non so se ci sia un limite al miglioramento, c'è tanto da imparare specialmente dagli errori che si commettono. Ogni giorno cerchiamo di essere meglio del giorno prima".

Al mister viola è stato chiesto anche se la squadra, che è sembrata sottovalutare l'impegno col Torino, ha Imparato la lezione in vista di un altro match che sulla carta pare assolutamente alla portata: "Io penso che durante l'arco di un campionato, anche in maniera inaspettata, possano capitare occasioni in cui non si è perfetti. Succede quando manca la voglia di incidere, migliorare. Siamo arrivati un po' troppo sicuri rispetto a quello che avevamo fatto vedere in precedenza. L'avversario si è presentato molto più concentrato di noi e ci ha messo in difficoltà. Certe sconfitte servono a riflettere e a capire che non bisogna mai abbassare la guardia, soprattutto a questi livelli, ogni partita è difficile. Affrontiamo il Genoa che è in piena lotta salvezza, è in difficoltà e in ogni partita cerca il guizzo o la giocata che serve per uscire da questo momento. La nostra testa deve essere la stessa in casa e fuori, ottenere il massimo da ogni partita. Torniamo in campo dopo una vittoria che ci dà fiducia, cerchiamo di cavalcare l'onda. Arriviamo da qualche partita dove non troviamo la vittoria e vogliamo ottenerla a tutti i costi".

Sull'impatto di Piatek e Ikoné: "Sono rimasto sorpreso per il fatto che lui e Ikoné sono arrivati carichi e felici di far parte della Fiorentina. Lo si vede per come parlano coi compagni, da come sorridono, questo mi conforta. A Napoli uno ha fatto gol, l'altro è entrato in maniera positiva. Piatek è forte, è un uomo d'area, abbiamo aggiunto qualità soprattutto negli ultimi metri. Speriamo di ripetere le prestazioni dell'andata, così le sue qualità possono essere esaltate. Se dimostra questa testa abbiamo fatto un ottimo acquisto. Ikoné? Ci vuole tempo ma è sveglio e ha qualità. Fa tante domande, vuole mettersi alla pari con gli altri. Viene a riempire un reparto dove i compagni sono reduci da un girone d'andata ottimo, in un reparto dove i suoi compagni sono molto avanti per conoscenze e intesa. Apprende rapidamente, è intelligente, mi auguro che nel giro di poco sia a regime con gli altri e la sua qualità diventi importante per noi".

I gol subiti nelle ultime partite sono aumentati, contro il Genoa si può parlare di un vero e proprio test per la difesa: "Purtroppo ci sono tante situazioni che permettono agli avversari di fare gol. Scendiamo in campo ogni domenica per non subirli, ma qualcosa gli altri riescono sempre a crearla. In questo momento ogni tiro che subiamo prendiamo gol, ma noi ci mettiamo del nostro, vedi i gol presi a Napoli. Non si può essere perfetti ma sicuramente dobbiamo limare dettagli, aumentare l'attenzione"

Difficile, invece, comprendere chi scenderà in campo tra Dragowski e Terracciano, specialmente alla luce della pessima prestazione del polacco contro il Napoli condita da due errori grossolani e un'espulsione che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica per un tempo intero: "L'ultima volta ho detto che giocava Dragowski e non ha portato bene. Per domani vediamo...".

Sulla situazione Vlahovic, alla luce delle parole di Barone e dei dettagli emersi dall'intervista di Commisso al FT: "Penso che si potrà parlare solo a fatto compiuto. Si parla da mesi della sua situazione. Lui però fa il professionista, va in campo, fa gol. Io lo metto in campo e gli dò l'opportunità di ripetersi. La situazione è sempre la stessa, e io rispondo sempre nello stesso modo. Ora è alla Fiorentina, se dovesse cambiare qualcosa ne parleremo, analizzeremo. Con tutta sincerità inizierebbe a darmi fastidio nel momento in cui lui non facesse il proprio dovere e non entrasse in campo con lo spirito giusto. Qualsiasi squadra che ha nelle proprie fila un attaccante come lui conosce il suo valore e quanti gol porta in dote. Tutti gli allenatori che hanno dei goleador sperano di averli sempre a disposizione".

Con gli acquisti messi a segno a gennaio, il livello si è alzato e crescono anche le responsabilità: "Nel momento in cui arrivano giocatori di qualità e il livello della competizione cresce, credo che ogni allenatore desideri questo. Avendo almeno due alternative in ogni ruolo si ottengono due risultati. Più giocatori bravi ci sono più mi sento con le spalle coperte. Solo coi giocatori forti si vince e con la qualità si ottiene il massimo, chi più ne ha ha più possibilità di ottenere grandi risultati".

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