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Coppa Italia | Italiano alla vigilia di Atalanta-Fiorentina: "A Bergamo serve una grande partita"

L'allenatore del club viola è intervenuto in conferenza stampa per introdurre il match dei quarti di finale in casa dei bergamaschi, in programma giovedì 10 febbraio alle 18:00

La prima uscita della Fiorentina dopo il mercato di gennaio che le ha strappato Vlahovic a suon di milioni non è stata positiva e ha visto la formazione viola soccombere pesantemente in casa contro la Lazio in uno scontro diretto che significava molto in chiave europea.

Era naturale immaginare delle difficoltà a livello offensivo per una squadra che ha perso il suo capocannoniere, ma contro i biancocelesti oltre a non aver graffiato in attacco, i viola hanno anche palesato preoccupanti incertezze dal punto di vista difensivo, mostrando una preoccupante debolezza. In tal senso, appare provvidenziale la gara dei quarti di finale di Coppa Italia che i viola giocheranno domani pomeriggio sul campo dell'Atalanta dopo aver ottenuto la qualificazione eliminando il Napoli al Maradona nella gara degli ottavi.

L'impegnativa trasferta di Bergamo è stata introdotta in conferenza stampa da Vincenzo Italiano, il quale ha presentato il match partendo dalla voglia di riscatto dei suoi: "Domani penso che sia una partita importante. Ho visto già il primo quarto di finale, partite sentitissime, tutti ci tengono a superare il turno, anche noi. Arriviamo da una sconfitta non bella, arriviamo a una partita importante in cui vogliamo ben figurare. L'Atalanta sapete tutti che squadra è, quanto è forte. Ci vorrà una grande partita, ci teniamo a ben figurare".

Sull'adattamento di Ikoné: "La cosa certa è che lui è un esterno. Era abituato ad un modo diverso di lavorare rispetto alla Fiorentina, è solo una questione di meccanismi, concetti, lavorare senza palla come si era abituati. Stiamo cercando di inserirlo, a Napoli si è espresso bene perché c'erano più spazi, a Cagliari sapevamo che potevano esserci dei problemi. Deve solo cambiare il suo modo di pensare. Siamo contenti di avere in squadra Ikoné, è giovane, ha qualità, è un '98. Parlavo di giocatori italiani perché rispetto a chi viene da fuori ci può mettere meno ad adattarsi. Dobbiamo avere pazienza nell'integrarli, come tutte le squadre, farli funzionare all'interno di un sistema collaudato".

In merito a chi sia il rigorista, ora che non c'è più Vlahovic: "In rosa ci sono tre o quattro tiratori. Non voglio assistere a scenate, non si devono oltrepassare limiti e regole che abbiamo in squadra".

Dopo la brutta sconfitta con la Lazio, a Italiano è stato chiesto se si senta più preoccupato o voglioso di riscattarsi: "Non sono preoccupato, per i motivi che ho già detto. Siamo oltre i programmi, ce la giochiamo alla pari con le romane e ne siamo felici. Per la partita di domani sono carico, ci può proiettare in semifinale. In una stagione si vivono momenti di alti e bassi, sarei preoccupato potrei qualora non fossimo in lotta per quello a cui aspiriamo. Mi auguro che domani arrivino le risposte, la rifinitura è stata ottima".

Al mister viola è stato chiesto un punto anche sui due centravanti, Piatek e Cabral, quest'ultimo al debutto nella sfida persa con la Lazio: "Abbiamo dovuto accelerare la presenza di Cabral, è disponibile ma anche lui deve lavorare per integrarsi. Avevamo la necessità di buttarlo dentro subito. Si è mosso in maniera discreta nel primo tempo, ha avuto pressione costante. Piatek? Ha recuperato e sta bene, anche se non è al massimo della condizione. Sono ragazzi che si stanno applicando al meglio, sono smaniosi di essere utili e decisivi per la squadra. Se continueranno a lavorare così, presto le punte riusciranno a finalizzare il lavoro della squadra".

Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Maurizio Sarri sulla formula della Coppa Italia, che a suo dire privilegierebbe le grandi squadre: "Sarri ha la propria opinione. Sarebbe bello un sorteggio integrale ma adesso non ci sono più le squadre di Serie C. Guardando all'Inghilterra sarebbe una formula che mi piacerebbe, ma per come è adesso non è possibile. Siamo stati bravi ad arrivare a questo punto, nella griglia delle migliori otto della competizione".

Ad eccezione della partita con il Genoa nelle ultime cinque uscite tra campionato e coppa la Fiorentina ha sempre subito gol, evidenziando un problema difensivo: "Nell'ultima partita siamo stati poco attenti, specialmente in occasione dei gol. Bisogna essere più svegli, sono scaturiti da rinvii del portiere avversario. Confrontandoci con altre squadre non abbiamo subito poi così tanti goal. Ci sono partite in cui riesci ad essere più fortunato, ma siamo la squadra in A che concede meno tiri agli avversari. Le percentuali sono alte: dobbiamo stare molto più attenti quando concediamo all'avversario di avvicinarsi alla nostra porta. Dall'estate lavoriamo proprio su questo, tenere lontano gli avversari dalla nostra porta".

Dopo la partenza di Vlahovic, arrivata dopo una prima metà di stagione molto positiva da parte della squadra, il vento sembra cambiato: "Stiamo lottando con due squadre superiori a noi. Roma e Lazio sono fortissime. Personalmente però, siamo in linea coi programmi e felici di essere lì a lottare. L'entusiasmo non va perso, nei momenti negativi, altrimenti ripiombiamo al passato. Non abbiamo perso l'entusiasmo, cercheremo di lottare anche per riconquistare chi lo ha perduto. Se la partita con la Lazio ha fatto deprimere qualcuno, proveremo a riportarlo dalla nostra parte".

Relativamente alla possibilità di cambiare modulo, Italiano per ora nicchia: "Proseguiamo con il percorso impostato in estate, non ci sono segnali che ci mandino in una direzione diversa, non pensiamo di provare altre vie. Allo stesso tempo vogliamo sfruttare tutte le caratteristiche in organico, specialmente a gara in corso. Giocare con due mediani significherebbe rinunciare a un giocatore come Bonaventura. Perfezioneremo i meccanismi ma continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora".

Infine a Italiano è stato chiesto di Castrovilli: "Sta bene, fa parte di un reparto dove ci sono giocatori bravi come lui. Personalmente mi aspetto molto di più, può far gol, assist, spaccare le partite, essere determinante. Quello che vogliamo tutti. CI sta partire dall apanchina, dall'inizio, ma se si convince può fare la differenza. C'è spazio per tutti, gli allenamenti contano, la prestazione conta. Lui ha caratteristiche uniche rispetto agli altri giocatori, va forte, ma può fare di più durante la settimana".

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