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Fiorentina, Italiano: "Penseremo alla finale subito dopo il Sassuolo. West Ham forte, servirà dare il massimo"

L'allenatore dei viola ha parlato in conferenza stampa durante il media day organizzato dalla Uefa: argomenti principali la partita di venerdì sera in casa del Sassuolo e la finale di Praga contro il West Ham del 7 giugno

Nell'ambito del media day organizzato dalla Uefa il tecnico della Fiorentina Vincenzo italiano ha parlato alla vigilia della trasferta con il Sassuolo, ultimo impegno di campionato, che precede la finale di Conference League a Praga contro il West Ham del 7 giugno.

Le domande per il tecnico sono iniziate chiedendo quali calcoli di formazione farà pensando alle prossime due partite: "Dobbiamo preparare con concentrazione anche la gara di domani. Sono tre punti che vogliamo aggiungere alla nostra classifica perché sono importanti. Non possiamo concentrarci solo su Praga, ma anche sulla partita di domani. Stiamo valutando tutto, cercheremo di fare le scelte giuste. C'è una partita importante che il nostro avversario non ha. Loro sono andati (in Portogallo ndr) a preparare in santa pace questa partita. Rispetto a loro abbiamo questa difficoltà in più".

Media day Uefa: le voci dei calciatori della Fiorentina

Dopo il divorzio tra Spalletti e il Napoli si rincorrono le voci sul futuro di Vincenzo italiano come possibile sostituto sulla panchina dei partenopei. Sono voci che disturbano o che inorgogliscono? "Non sono stimolo o orgoglio. Non le sento, non mi interessano, sono concentrato solo sulle ultime due partite importanti per la mia squadra, la società, la tifoseria. Non mi disturba nulla, penso solo al bene. Hanno due valori diversi ma sono partite da affrontare con la giusta attenzione".

Su cosa ha lasciato la finale persa con l'Inter: "Ci portiamo dietro gli aspetti positivi, abbiamo messo in difficoltà una finalista di Champions. Vuol dire che abbiamo lavorato bene. Abbiamo avuto un buon appropccio alla partita, non li abbiamo temuti, subiti, siamo riusciti a proporre il nostro gioco che ci ha portato anche in finale di Conference. Dobbiamo evitare errori individuali e di reparto per non piangere come è successo a Roma".

Parlando dell'approccio mentale che dovranno avere i suoi domani al Mapei Stadium: "Ho chiesto ai ragazzi di interpretare la partita di domani con entusiasmo e fiducia. Lo avevo chiesto anche prima e dopo la finale con l'Inter, dicendo loro che non potevamo staccare la spina perché c'erano partite importanti. La gara di domani ci avvicina ad una finale, dobbiamo onorarla al massimo. Dobbiamo andare in campo soprattutto per essere in fiducia, cercare di far bene".

Il bilancio di questo percorso durato due anni finora è stato positivo: "Io e la Fiorentina venivamo da campionati di sofferenza, ottenendo la salvezza all'ultima e penultima giornata. l'obiettivo era non soffrire, non essere anonimi, essere rispettati e avere un'identità. Lo abbiamo fatto, abbiamo ottenuto risultati, due finali in una stagione non sono da tutti. Siamo andati ben oltre le aspettative. Non ce lo aspettavamo nonostante volessimo far bene. Non bisogna mai porsi limiti, speriamo di concudere nel migliore dei modi. Vedremo che epilogo ci sarà. Nella prima finale abbiamo dato tutto ma non siamo riusciti a vincere".

In cosa è cresciuta la Fiorentina: "Nelle prime gare di Conference non eravamo stati attentissimi. Dopo Riga e Istanbul le partite sono state preparate tutte come finali. In Europa non si può sottovalutare nessuno. Da allora siamo stati l'attacco più prolifico. Questo atteggiamento ci ha permesso di arrivare in finale. Penso che le prime due batoste ci abbiano lasciato tanto. Abbiamo affrontato avversari di valore, il Braga, il Poznan in un ambiente caldissimo, il Basilea. Abbiamo avuto carattere, la nostra presenza in finale è meritata. Ora serve quel qualcosa in più, sono partite secche dove i dettagli fanno la differenza".

Sulle condizioni fisiche di Cabral: "Manca ancora qualche giorno a Praga, bisogna valutare tutto, affrontare il Sassuolo. Sono contento che Arthur stia meglio rispetto a qualche settimana fa. Il problema al piede che ha limita, condiziona, ma lui è stato sempre a disposizione dando il suo apporto in campo. Averlo al massimo della condizione per noi è il massimo. L'importante è che chiunque vada in campo sia al massimo della condizione".

Italiano ha parlato anche di Cerofolini: "Non voglio dare vantaggi agli avversari dicendo chi gioca e chi no, ma se devo parlare di Cerofolini dico che ogni volta che è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto. Si è mostrato sicuro, non ha subito la categoria, è stato protagonista di tutte le gare che ha giocato, ha grande personalità. Vedremo cosa accadrà in queste due partite. Avere tutti a disposizione per me è un traguardo".

In questa stagione molte squadre che hanno fatto bene in Europa non hanno fatto bene in campionato e viceversa: "Non è la prima volta che va così, è successo anche in altre stagioni. Una volta Bergomi su Sky mi ricordò di quando con l'Inter vinsero la Uefa e in campionato rischiavano di retrocedere. Le tre competizioni sono motivo d'orgoglio per una società, per un gruppo ma inevitabilmente qualcosa ti tolgono. Chi come noi arriva in fondo ha lavorato nel migliore dei modi. Ci sono tanti ostacoli e insidie e qualcosa si lascia per strada. Di triplete io ne ricordo davvero pochi. Mi ritengo soddisfatto e orgoglioso per essere dove siamo".

Al tecnico è stato chiesto se abbia più rimpianti o orgoglio nel suo percorso in viola: "Una cosa che mi rende fiero, è che tantissimi componenti della Fiorentina quando sono arrivato mi avevano chiesto di non soffrire. Dopo 3-4 giorni risposi che potevano metterci la mano sul fuoco, era anche un mio obiettivo. Di certo non ho detto che avremmo fatto due finali (ride ndr). Non volevo che la gente soffrisse e l'obiettivo è stato raggiunto. Qualche scelta in qualche sconfitta poteva essere diversa, ma è tutta esperienza, cercherò di fare meno errori possibili da qui a quando smetterò".

Nella rifinitura odierna la squadra si è intrattenuta a provare i rigori: "Avete visto quello che è successo nella partita della Roma. Ogni rifinitura calciamo con i rigoristi, ma visto che andiamo incontro a una finale europea, abbiamo fatto battere un rigore a tutti. Abbiamo 8-9 calciatori freddi dal dischetto, ma ieri in molti della Roma erano già stati sostituiti. Se capiterà andrà a tirare chi se la sente. Nelle rifiniture è giusto provare anche queste situazioni".

Un giornalista inglese ha chiesto ad italiano cosa ne pensi del West Ham: "Abbiamo analizzato il West Ham, visto tante partite, studiato il loro percorso in Conference. Arriva in finale una delle più forti, una candidata alla vitotria. Conosciamo la loro forza e la loro bravura. Hanno giocatori forti, con fisicità, gamba, e corsa. Hanno grande struttura che possono sfruttare nei calci piazzati, sono guidati da un allenatore esperto tra i più bravi in Inghilterra. A differenza nostra sono andati in ritiro a preparare questa partita. Conosciamo i loro pregi, speriamo di aver trovato anche qualche difetto, ma servono le nostre certezze per avere la meglio. Affroniamo una delle più forti, lo faremo con la massima attenzione e il massimo rispetto".

Italiano deve una cena alla squadra e non ha fatto fioretti per Praga: "Dalla partita con l'Inter cerchiamo una sera a disposizione. Non si dica che non sono di parola o tirchio (ride ndr) ma non troviamo una serata per questa cena. L'ho promesso e ripetuto ai ragazzi giorni fa: il mister deve mettere a posto questo suo debito. Non ho fatto fioretti, non sono scaramantico. Spero di non vedere qualche mio calciatore con gli occhi lucidi come a Roma. Per il resto non chiedo nulla".

Sulle similitudini tra West Ham e Inter: "Quando non hanno il pallone lasciano il gioco agli avversari. Si rintanano a ridosso dell'area di rigore, poi provano a ripartire. Mi aspetto questo atteggiamento. Se siamo bravi noi cercheremo di non commettere errori, proveremo a lavorare bene su marcature preventive, falli tattici, evitare ribaltamento azione. Sono fisici, veloci, forti nei duelli. Dobbiamo provare a essere più bravi, sapendo che sono forti. Proveremo a limitarli al massimo".

L'ultima battuta di Italiano è stata su Castrovilli: "Gaetano prima di farsi male era diventato un calciatore totale. Avevamo ottenuto grandi risultati, correva, rincorreva. Pian piano sta tornando quello dello scorso anno. Dopo un infortunio simile alti e bassi sono la norma, ma mi piace che arrivi in area, che segni qualche gol. Come altri per lui quest'anno è servito per riattivarsi, dall'anno prossimo sarà al 100%". 

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