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Empoli, Tonelli si (ri)presenta: "Qui mi sento a casa, ritrovo una società migliorata"

Il difensore toscano, di ritorno agli azzurri dopo sei anni, è stato presentato quest'oggi in conferenza stampa

Certi amori non finiscono, recita la famosa canzone di Antonello Venditti. Tante volte nel calcio, si sono visti ritorni di giocatori nelle società in cui sono cresciuti e affermati. E' il caso di Lorenzo Tonelli, che dopo sei anni, torna di fatto in quella che è casa sua. Il difensore fiorentino, dopo le esperienze con Napoli e Sampdoria, è stato richiamato direttamente in causa dal presidente Corsi, come affermato oggi stesso in conferenza stampa: "In realtà, quando c'erano state delle voci che io volessi ritornare, mi chiamò il presidente, dicendomi che avevano già preso un difensore giovane (Ismajli ndr). Poi dopo qualche settimana, sono stato richiamato, perché in realtà avevano bisogno di più esperienza, e mi è stato chiesto se volevo ritornare, e io ho detto subito di sì".

In totale 174 presenze per Tonelli con l'Empoli, società che ha trovato cambiata: "Sicuramente l'emozione è grande, però all'inizio mi sono sentito un po' spaesato, perché sono tornato in un posto dove il novanta per cento delle cose sono cambiate. C'è stato un grosso salto di qualità su tutti i fronti. Questa società per me ha un grande legame affettivo, la sento mia, e quindi mi viene anche da dire che sento di avere più responsabilità rispetto ad altri posti in cui ho giocato. Rapporto con i giovani? I tempi sono cambiati rispetto a quando ero giovane io. Ci sono degli aspetti che vanno mantenuti e altri che vanno cambiati. Ad esempio, penso che ci sia più bisogno di un leader silenzioso, che chiacchierato. Penso che abbia più efficacia con i giovani, ai quali serve tempo e costanza per consolidarsi".

Il difensore toscano ha poi parlato delle ormai vecchie esperienze di Napoli e Sampdoria e della gara dell'Empoli contro la Juventus: "Di impatto, è un grosso rimpianto, perché quando sono arrivato in queste piazze, non ero in condizioni fisiche ottime per competere a quei livelli, e in queste squadre, soprattutto a Napoli, se non sei al cento per cento, quando giochi insieme ma anche contro a dei campioni, vai in difficoltà. Vittoria con la Juventus? Non mi aspettavo una gestione della gara da parte della squadra in quel modo li. Non è stata remissiva, è riuscita a mantenere le caratteristiche che richiede il mister, e quindi sono stato molto sorpreso. Vincere a Torino è sempre bello, perché sappiamo tutti cosa rappresenta vincere contro la Juventus".

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