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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Empoli-Milan, Andreazzoli: "La classifica ci fa piacere, ma rimaniamo con i piedi per terra"

Il tecnico degli azzurri ha presentato in conferenza stampa la gara di domani contro i rossoneri: "Giochiamo contro una squadra che è stata prima in classifica per tanto tempo, sarà molto difficile"

Intervenuto in conferenza stampa, Aurelio Andreazzoli ha presentato la sfida di domani contro il Milan, in programma alle ore 20:45 allo stadio Castellani. Il tecnico degli azzurri ha sottolineato ancora una volta come la propria squadra debba mantenere i piedi per terra, nonostante un'ottima classifica. Queste le sue dichiarazioni:

"Definirla leggerezza la nostra mi sembra un po' eccessivo. Abbiamo uno stato d'animo piacevole. E' chiaro che noi abbiamo sempre viva la situazione di classifica, che deve essere determinata a maggio e non ora. Come ho già detto, non siamo né sordi né ciechi da non vedere la situazione, che è favorevole, che si sono creati i ragazzi con sacrificio. E' giusto che ne godano anche dei privilegi, e questo può essere un privilegio, quello di andare in campo un po' più spensierati, ma non tanto di più. Se tu giochi contro squadre così attrezzate, senza avere il giusto rispetto, è chiaro che vieni penalizzato. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, perché la quota salvezza ci fa ancora paura. Gli step in più da fare? Se fossero pochi saremmo soddisfatti, però visto che ne abbiamo ancora molti da migliorare, ci fa pensare che possiamo migliorare ulteriormente. Sono tanti i punti che abbiamo migliorato, forse il più eclatante è quello della condizione. La squadra ci crede sempre, vuole divertirsi, vuole imporsi. Siamo una squadra che ama anche lottare, ora più di prima. Difficoltà di domani? Se te lo dicessi è come se lo dicessi anche a Pioli (ride ndr). Ovviamente ci saranno molte difficoltà. Giochiamo contro una squadra che è stata prima in classifica per tanto tempo, tra lo scorso campionato e questo attuale ha fatto numeri straordinari. Contro qualsiasi squadra ci sono delle prerogative che tu individui e che possono essere attaccabili, e poni l'accento della squadra su quelle cose lì. Un conto però è vederle un conto è farla. Un commento su Ibra? Ha una longevità esagerata, non sembra nemmeno un quarantenne a vederlo giocare. Poi è sempre decisivo, come quando era più giovane e questo dimostra che quando ci sono determinate caratteristiche, la carta d'identità non conta per niente, e questo vale sia per i più giovani sia per i meno giovani".

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