Intervenuto in conferenza stampa, Aurelio Andreazzoli ha presentato la sfida che si giocherà domani contro la Fiorentina. Una partita che non è mai come tutte le altre, come ha ammesso lo stesso tecnico toscano:

"L'abbiamo trattata come una partita normale ma chiaramente il riferimento all'importanza della squadra che andiamo ad affrontare è chiara. Lo dice la classifica e la vicinanza delle due città,  e tutto ciò non può passare sotto traccia. Dovremo cercare di imporci contro una squadra che tenta di imporsi sempre. Siamo di fronte a una squadra che sta facendo cose importanti. Recuperi dopo la gara col Verona? Questi giorni sono stati sufficienti. Abbiamo avuto un problema fastidioso, e ci abbiamo messo un po' di giorni per rimediare. Qualcuno ha giocato con  quei problemi e dare quella risposta al cospetto di una squadra come il Verona è una bella cosa".

L'allenatore azzurro ha parlato anche del fatto che la Fiorentina tenda a cedere di più nei secondi tempi e di Vlahovic:

"Sono sincero, non lo sapevo. Questi dati statistici, e questo in particolare, sono indicativi il giusto. Ogni gara ha il suo il suo andamento, cominciano in una maniera e non sai come finiscono. Il Verona ad esempio è una squadra che ha sempre realizzato molto nel primo quarto d'ora e con noi hanno rischiato di prendere più di un gol. Non credo a queste situazioni. Con Vlahovic bisogna cercare di essere bravi quanto lui, più bravi è difficile. Lo dicono i fatti che è un ragazzo interessante. Dove non si arriva sulle individualità si deve arrivare col comportamento di squadra, consapevoli della forza del calciatore."

Infine Andreazzoli è tornato a parlare di Var e sulla questione Bajrami, utilizzato sempre meno nelle ultime partite:

"Var a chiamata? Secondo me complicherebbe ancora di più le cose. Non ho mai messo in discussione chi lo usa, posso solo sperare che la gara sia gestita in maniera equa. Gli strumenti sono a favore di tutti, chiedo che vengano usati, che si faccia, che i parametri siano chiari. Io vorrei che fosse equa, perché mi dà fastidio che situazioni analoghe vengano valutate in maniera diversa. Bajrami?  Sta tornando, ne siamo più che felici. Lo aspettiamo. Non bisogna dimenticarci che sono ragazzi giovani e che devono crescere. Lo vedo in allenamento, ci siamo quasi e gli auguriamo di accelerare il più possibile".