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Dainelli: "Annata positiva per la Fiorentina. Conference League alla portata dei viola"

L'ex difensore viola, intervistato a margine di un evento di degustazione dei vini da lui prodotti, ha commentato la stagione dei gigliati e la vittoria in Conference della Roma, competizione che Italiano e suoi disputeranno se passeranno i preliminari

A margine di un evento di degustazione dei vini prodotti dalla sua cantina, l'ex difensore della Fiorentina, Dario Dainelli, ha scambiato alcune battute con i giornalisti presenti, commentando la stagione della sua ex squadra e la vittoria in Conference League della Roma.

"Quest'anno ho visto un bel gruppo, una bella unione, si sono divertiti. Abbinando a questo la passione che trasferisce la piazza di Firenze, si rende al massimo. La squadra lo ha fatto vedere quest'anno" ha detto a proposito della stagione condotta dalla squadra di Vincenzo Italiano.

Ieri a Tirana, c'è stata la vittoria della Roma che ha trionfato nella prima finale di UEFA Conference League battendo il Feyenoord: "È una vittoria importante per il calcio italiano che spesso fa fatica a livello internazionale, sia a livello di club, sia di nazionale. Mourinho? Se la Roma ha vinto è merito di tutti, della società, della squadra e quindi anche del suo allenatore che trasmette loro tanto non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista morale, della grinta, della determinazione e della voglia di portare a casa il risultato. Le motivazioni a questi livelli fanno la differenza".

In Conference League, se supererà i preliminari, vedremo misurarsi anche la Fiorentina nella prossima stagione: "La Fiorentina l'ho vista giocare benissimo quest'anno, la Conference è una competizione ampiamente alla sua portata. Certo, bisogna non sottovalutare la competizione europea, mettendoci le energie giuste. Sarà il primo anno di un campionato strano, in cui ci sarà un'interruzione (per i mondiali ndr), le dinamiche non sono chiare. Ci vorrà un gruppo importante, ma la Fiorentina lo è, con cambi all'altezza. Quest'anno chi entrava era un titolare. Questa è stata la sua forza, oltre a tirare dentro tutti. Questo serve quando ci sono più competizioni".

Infine, da ex difensore centrale, un parere sulla coppia Milenkovic-Igor, tra ipotesi di conferma ed eventuali cessioni: "Per me sono assolutamente da confermare, poi se il mercato metterà di fronte a scelte che mettono in crisi è un altro discorso. Hanno mercato, bisogna stare attenti alle società che li vogliono prendere, ma io li confermerei entrambi".

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