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Empoli, Zanetti: "Con la Cremonese il primo di nove match point"

Il tecnico degli azzurri alla vigilia della sfida: "Vicario ha superato l'infortunio, ora deve rimettersi in forma"

La sfida di domani (ore 18:30) contro la Cremonese può essere quella decisiva per la salvezza dell'Empoli. Gli azzurri, attualmente a +10 dal Verona, salirebbero a quota 35 in caso di vittoria, mettendo una seria ipoteca sulla salvezza a otto giornate dal termine del campionato. Nella consuet conferenza stampa della vigilia, Paolo Zanetti ha parlato proprio di questo e delle difficoltà che la partita nasconde. Queste le sue considerazioni: "Siamo vicini al nostro obiettivo e domani è uno dei nove match point che abbiamo a disposizione. Dobbiamo affrontare la partita con la mentalità di portare a casa punti. La Cremonese è una squadra che sta bene, con giocatori importanti. Non è di certo una partita abbordabile".

Vede una Cremonese diversa rispetto all'andata?

"Direi che è diventata una squadra camaleontica. Cambiano spesso, adattandosi all'aversario. Mi aspetto una partita difficile, per loro è un'ultima spiaggia. Dovremo stare attenti a tenere alto il livello di attenzione e di aggressività".

Come sta Vicario?

"Ho buone notizie: il problema è superato, ora deve tornare in forma. Non essendo un giocatore di movimento i tempi sono diversi, deve ritrovare forza e chili. Tra massimo un paio di partite può tornare al suo posto. Per il resto, la squadra sta bene, anche fisicamente siamo cresciuti, grazie anche alla sosta, dove abbiamo aumentato i nostri parametri. Non ci saranno Akpa Akpro e Ismajli, ma abbiamo una rosa ampia".

Quanto hanno impattato la duttilità e l'umiltà nel pareggio col Milan?

"Io sicuramente sono cresciuto, prima ero molto più talebano. Abbiamo pareggiato contro una squadra che è a un passo dalla semifinale di Champions. Abbiamo fatto una piccola impresa, grazie alla bravura dei ragazzi. La cosa più bella è che col Lecce abbiamo fatto una partita di dominio, poi con umiltà a Milano siamo andati con una strategia diversa. Non esiste un solo spartito, adesso conta solo il risultato. Sono stato orgoglioso dei ragazzi".

I centrocampisti sono giusti per il vostro sistema?

"Il nostro sistema di gioco ci impone certe caratteristiche. Ad esempio le mezzali devono avere una continuità nella corsa, perché giochiamo con tre attaccanti, e questi vanno sostenuti. Anche il play è un giocatore determinante. In Italia siamo gli unici con questo sistema, la squadra è costruita perfettamente per questa idea. I giocatori devono essere collocati perfettamente nel sistema. Henderson a livello tecnico è fortissimo, ha caratteristiche fisiche e tecniche ben precise. Per me è più play o trequartista, ho una grande stima ma l'ho utilizzato meno di quanto avrebbe meritato".

Coris ha detto che le prossime partite saranno decisive per il loro percorso...

"Penso che sia un modo per stimolarci. I calciatori devono dimostrare continuità, le uscite sporadiche le possono fare in tanti, bisogna stare dentro certi tipi di momenti. I nostri ragazzi hanno questa qualità perché, oltre ad avere un ottimo bagaglio tecnico, hanno anche personalità. Più alto sarà il risultato della squadra, più ne trarrà vantaggio il singolo".

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