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I tifosi del Toro scrivono a Commisso: "Cori beceri, ci dissociamo"

Il gruppo organizzato Resistenti Granata 1906 ha scritto una lettera al patron della Fiorentina dissociandosi dai cori offensivi a lui riservati in occasione di Torino-Fiorentina del 21 maggio. Parole di stima, solidarietà e anche una richiesta particolare

All'indomani della finale di Coppa Italia persa contro l'Inter, per Rocco Commisso è arrivato un bell'attestato di stima da parte di una tifoseria avversaria.

Si tratta di un gruppo di tifosi del Torino, Resistenti Granata 1906, che hanno scritto al patron viola per dissociarsi dai cori offensivi piovuti al suo indirizzo dalla Curva Maratona in occasione di Torino-Fiorentina dello scorso 21 maggio. Tra Commisso e Cairo i rapporti sono tesi a causa di articoli pubblicati sulle sue testate che hanno fatto inviperire il magnate di Mediacom. Al termine del match il direttore generale della Fiorentina Joe Barone aveva commentato così l'episodio in zona mista: "Dispiace sentire i cori contro Commisso. Abbiamo massimo rispetto della storia del Toro e della sua maglia. Nulla era diretto contro la città o la squadra o i tifosi, ma contro una persona che utilizza i suoi giornali per andare contro i colleghi delle squadre di Serie A. Non c'e nulla contro la squadra del Toro, che ha una storia che il presidente Commisso rispetta". 

Nella missiva indirizzata al numero uno del club gigliato vengono proferite nei suoi confronti parole di stima e solidarietà e c'è anche un appello a fare passaparola tra imprenditori di sua conoscenza affinché acquistino il Torino.

"All'attenzione dell'Illustre Dottor Rocco Commisso

Presidente, prima di tutto le esprimiamo il nostro dispiacere per la mancata vittoria della Coppa Italia, complimentandoci per la splendida prestazione e per la sportività della sua squadra.

Dopo gli incresciosi e beceri cori a Lei rivolti durante la partita tra il Torino e la sua Fiorentina, noi, come gruppo Resistenti Granata 1906, ci sentiamo in dovere di dissociarci nella maniera più assoluta da tali episodi.

Sentiamo il bisogno di essere solidali verso di Lei, primariamente per la stima che nutriamo nei suoi confronti come persona e non di meno per le sue capacità come imprenditore e Presidente della gloriosa Fiorentina, squadra che noi amiamo non poco.

Le sono state rivolte critiche che riteniamo ingiuste, per quanto Lei non si è rivolto al Torino in quanto entità sportiva, ma al suo Presidente Cairo e dispiace che molti non abbiano saputo scindere le due cose.

Parole oneste, senza ipocrisia, che per altro sono perfettamente in linea a ciò che noi pensiamo del Presidente del Torino. Il dottor Cairo in 18 anni di presidenza non è stato in grado di fare ciò che Lei ha costruito in soli 4 anni per la Sua Fiorentina e non ci riferiamo solo ai risultati sportivi, ma soprattutto alle nuove strutture di cui la società Viola e i suoi magnifici tifosi ne godranno.

Lei è una persona seria che fa seguire i fatti alle parole, all'opposto di chi, pur avendo potenzialità e disponibilità economiche, ha deluso ogni aspettativa, sfruttando unicamente la storia e il nome del Torino. Non c'è una sede degna di tale nome, un centro sportivo per le giovanili (la compagine Primavera è addirittura costretta a giocare a centinaia di chilometri di distanza) e soprattutto non esiste un serio progetto tecnico, alcuna ambizione sportiva e nessun rispetto per il nostro leggendario passato.

È per tutte queste cose che vogliamo essere solidali con Lei, caro Ingegner Commisso e se si è permesso di criticare il suo collega, non ha fatto altro che dire il vero, senza giri di parole, dando voce ai tanti tifosi granata che, come noi, contestano il dr. Cairo da anni, ma vengono ignorati da quasi tutti i media, pilotati o soggiogati dall'editore alessandrino. Per questo Le siamo grati e La stimiamo ancor di più.

Come congedo a questa nostra missiva le vorremmo chiedere un favore: sicuramente Lei ha vaste conoscenze nel mondo imprenditoriale mondiale e preso atto della gestione totalmente deficitaria del dr. Cairo e considerata la gloriosa storia del Toro, conosciuta in tutto il mondo, la preghiamo se può e se vuole, di far presente ad eventuali imprenditori che vogliano investire nel campo calcistico, che esiste a Torino una società che ha bisogno di ritornare grande, ha bisogno di un Presidente che se ne innamori, che abbia le capacità imprenditoriali e l' ambizione che ha dimostrato di avere Lei.

Augurandoci che accolga l'appello di semplici tifosi innamorati follemente del Toro, Le rinnoviamo solidarietà e profonda stima per la Sua Persona".

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