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Commisso torna a parlare: "Lasciate lavorare Italiano. Sogno di vincere ma se non crescono i ricavi..."

Il presidente della Fiorentina ha parlato in una lunga conferenza stampa, affrontando più temi, dagli investimenti, al calciomercato, passando per i risultati della squadra e le infrastrutture come il Viola Park e lo stadio

A distanza di mesi, Rocco Commisso è tornato a incontrare la stampa in presenza.

Il presidente della Fiorentina ha risposto alle domande dei giornalisti in una conferenza tenutasi nel pomeriggio. Il patron viola ha iniziato ringraziando i tifosi per la vicinanza in casa e trasferta, e dando rassicurazioni sul suo stato di salute.

"Cosa vuol dire la Fiorentina per Commisso? 387 milioni di euro investiti, inclusa la parte finale del Viola Park. Con l'inflazione dell'euro, io ho investito i miei dollari dall'America. Se dovessi vendere percepirei 54 milioni in meno. Questo porta le stime a oltre 440 milioni di euro. In Italia sono tutti scienziati del calcio e io uno che non sa niente, ma vorrei sapere chi ha fatto investimenti simili qui. Nonostante ciò sono sempre in mezzo alle critiche che fanno male alla società, come non mi sono piaciute le critiche al nostro allenatore".

Il presidente è stato stimolato su argomenti di mercato: "Kouamé è rimasto perché ho mandato un messaggio dicendo che non doveva andare via. Lo stesso ho fatto con Amrabat. Subito dopo la qualificazione alla Conference è cominciato il tormentone Torreira. Se fosse rimasto non sarebbe esploso Amrabat. Il procuratore di Torreira giurava amore alla Fiorentina, lui poi ha firmato col Galatasaray per 5 milioni e io dovevo pagarlo 15 più le commissioni. Non mi manca, adesso c'è Mandragora".

Su stadio e Viola Park: "Il progetto Viola Park non sta andando avanti come doveva. Ho investito soldi in più e salvato il progetto dell'architetto, poi c'è stata un'alluvione e si è allagato tutto. Non sono pronti a darmi le infrastrutture come era stato concordato. Prima di marzo nulla sarà finito. Sposteremo tutte le squadre lì verso maggio, a fine campionato. Dopo l'incontro con il sindaco posso dirvi che la tramvia non ci sarà per altri due anni, per i parcheggi, invece, mi è stato detto maggio-giugno. Per quanto riguarda lo stadio, tra una settimana e mezza vedrò lo studio Arup e ne capiremo di più, e capiremo dove dovremo giocare. I tempi vanno rispettati, va finito tutto entro il 2026. Se non mi danno pieno controllo si scordano i miei soldi. Io non ho niente contro la realizzazione da parte del Comune del restauro del Franchi, ma non sono un politico. Quello se lo vedono loro".

Sul caso Spalletti: "Sono stati fatti articoli su articoli, anche sui cori antisemiti. Peccato non aver visto la stessa cosa quando mi hanno dato del mafioso, un insulto che mi ha fatto male e che mi ha segnato. Cosa si può fare? Quando sono arrivato e mi hanno dato la sciarpa con scritto Juve Merda a me non andava bene. Ci sono stati episodi di razzismo di italiani verso italiani, nei confronti di alcuni giocatori. Per questa storia ho dovuto pagare 15mila euro. Dico ai tifosi, facciamo i bravi, fate come me che in quei casi le cose me le tengo dentro".

Sulle proposte fatte in passato per migliorare il calcio: "Con Infantino ho un buon rapporto ma non mi posso spendere per combattere tutti i mali del calcio. La FIFA lavora sul tema dei procuratori che però è anche legale, ogni nazione ha leggi diverse. In Italia in pochi hanno fatto quello che ho fatto io per il calcio".

Al presidente viola è stato chiesto quale sia il suo sogno: "Vorrei vincere ogni anno il campionato ma è solo un sogno perché i ricavi non crescono. Prendete Vlahovic, un'operazione definita un capolavoro. Ecco per me è fenomenale. Tanti calciatori importanti si sono mossi a parametro zero e le rispettive società non hanno guadagnato un euro, io ho venduto Vlahovic a 75 milioni di euro. Non vendendolo ci saremmo rovinati. Oggi siamo in Europa, senza problemi finanziari. Il fair play finanziario è cambiato, sta arrivando a un punto in cui le spese non potranno andare oltre il 70% dei ricavi della squadra tra costi dei giocatori e ammortamenti. Inter, Juve, Milan e Roma sono state sanzionate dalla UEFA. I calciatori vanno presi per venderli, questo è il calcio, e pur volendo non si possono mettere soldi privati".

Sul rapporto con le critiche: "Quando sono giuste le accetto. Con l'Udinese è stata una partita sciagurata, i ragazzi erano stanchi morti, siamo stati poco propositivi. Non era la solita squadra, anche se l'Udinese è forte, si è visto con la Roma. I giocatori vengono tartassati, quante ne hanno scritte su Biraghi in questi anni? Lui mi dice che non gli importa nulla, eppure leggo che è il leader nella classifica dei passaggi chiave. Lo stesso con Venuti e Amrabat".

A detta di Platek, presidente dello Spezia, investire nel calcio italiano non è per l'utile: "Io non torno sui miei passi. I soldi che sono stati spesi qui sono tutti miei. Lo Spezia non è costato come la Fiorentina, bisogna dare un peso alle opinioni di Platek. Lui può vendere lo Spezia realizzando poco utile, perché gli è costato poco, per me rivendere la Fiorentina a 400 milioni sarebbe molto più difficile ora come ora. Ho sentito parlare del fondo PIF ma nessuno può condizionarmi su come e quando vendere. Guardate il Milan. È stato comprato a 1,2 miliardi ma 600 milioni gli vengono dallo stesso fondo Elliott, quello che in America chiamiamno "seller's debt". I soldi investiti nella Fiorentina sono tutti miei. Gli unici che non hanno debiti sono quelli che hanno comprato a zero, come Platek, Lotito e Della Valle prima di me".

Sui rimpianti per la partita contro la Juventus: "Ci mancano due punti, ma lasciate lavorare Italiano e vedrete che faremo bene. Io lo difenderò sempre. Ognuno ha la sue responsabilità, mi aspetto risultati migliori perché i giocatori li paghiamo il 3% di più ".

Infine un giudizio positivo sulla squadra: "Mi piace. Le partite migliori le abbiamo fatte contro Napoli e Juventus, tutte e due le potevamo vincere. Ho grande fiducia, potrei sbagliarmi, ma penso che le cose andranno molto meglio nei prossimi mesi. L'anno scorso abbiamo fatto 15 punti in 10 partite. Dovremmo fare tre vittorie nelle prossime cinque, per me possiamo farcela".

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