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Barone tuona: "Vlahovic faccia chiarezza sulle sue intenzioni a gennaio o in estate"

Il direttore generale dei viola, intervenuto a margine della presentazione di Ikoné insieme al direttore sportivo Daniele Pradè ha parlato della situazione del serbo svelando alcuni dettagli dei contatti della dirigenza con l'agente Darko Ristic

In mattinata si è tenuta la presentazione del nuovo acquisto della Fiorentina, Jonathan Ikoné, un profilo offensivo che in molti già vedono in un ideale tridente con il capocannoniere del campionato di Serie A Dusan Vlahovic e il funambolico Nico González.

A margine dell'incontro tra l'ex Lille e la stampa, Joe Barone e Daniele Pradè, rispettivamente direttore generale e direttore sportivo dei viola, hanno risposto alle curiosità dei giornalisti, specialmente in riferimento a un'intervista rilasciata in patria da Dusan Vlahovic, dalla quale sembrava potersi intuire uno spiraglio in merito alla questione rinnovo.

A spegnere l'entusiasmo, tuttavia, è intervenuto Joe Barone in persona che pur rimanendo composto ha parlato con grande fermezza della questione: "L'intervista ai media serbi non era stata concordata con la società - ha detto -. C'è stato un incontro tra Commisso e l'agente del calciatore in cui gli importi richiesti sono stati raddoppiati rispetto alla nostra ultima proposta, mancando di rispetto al presidente e alla società. Questo dettaglio è importante e viene fuori oggi. Il giorno dopo ho incontrato io il suo agente ed è successa la stessa cosa. Non ci sono stati passi avanti, in questa trattativa lavoriamo da circa un anno, da parte loro c'è stato solo un aumento drastico sul salario e sulle richieste dell'agente".

La Fiorentina ha prodotto un decaologo di regole nel tentativo di normare il rapporto tra le società e i procuratori: "Tante società europee concordano con la nostra posizione - ha detto Barone -. Sono in contatto con FIFA, UEFA, ECA, presidenti di Serie A. Ho parlato con tanti agenti, non siamo contro i procuratori, vogliamo che ci siano regole precise con cui si possa lavorare in trasparenza. Ci sono mandati esclusivi, su questi sia sulla vendita e sull'acquisto e sul contratto, gli investimenti devono avere regole precise. Non si può parlare sempre di Vlahovic. Quando a Moena ha detto che voleva rinnovare ai tifosi, tutti ci abbiamo creduto e all'epoca eravamo d'accordo sulla cifra. La trattativa si è complicata sul compenso degli agenti, lì è nato il problema, c'è stata poca trasparenza. Non ci stiamo, siamo preparati, abbiamo tutto il mese, le idee chiare. Ci siamo mossi rapidamente e siamo qui per il gruppo, per costruire".

Le strategie di mercato della Fiorentina sono in continua evoluzione ma è impossibile negare che non siano condizionate dalla questione Vlahovic: "Siamo sempre attenti, abbiamo ormai un reparto scouting con tante persone, Antonio Tramontano e Nico Burdisso, girano per l'Europa e l'America. Si vorrebbe avere chiarezza su Vlahovic e su cosa intende fare perché le trattative si fanno in tre, la Fiorentina, l'acquirente e il calciatore. Siamo preparati su tutto quello che c'è da fare sulla squadra. Siamo solo all'inizio di gennaio, vediamo cosa succede in questo mese. Tutte le volte che abbiamo provato a parlare con lui ci ha detto di parlare con i suoi agenti, vogliamo chiarezza sulle intenzioni per gennaio e per l'estate. La società andrà avanti, siamo una famiglia, un gruppo, lui ne fa parte. Da parte di Ristic si è fatto di tutto per portare il calciatore a scadenza e questo non è bello per tutto quello che ha fatto la Fiorentina per Vlahovic. Abbiamo fatto il possibile per farlo esprimere sul campo. Non bisogna illudere i tifosi, siamo qui per raccontare la verità, l'incontro tra Commisso e Ristic, qualcosa che non è mai uscito. Le cifre? Non è il momento opportuno ma le stesse cose sono state dette a me e al presidente. Come giocatore devi dare indicazioni ai procuratori. Il gruppo lavora insieme per gli interessi del calciatore. La Fiorentina lavora per i suoi interessi.

C'è stato spazio anche per qualche curiosità tecnica a cui ha risposto Pradè: "Da responsabile dell'area tecnica sono molto contento. Dopo due anni difficili, partendo dal covid, dall'assenza di pubblico, ai cambi di allenatori e mie scelte sbagliate che è giusto riconoscere, mi fa piacere che ora abbiamo un'identità tecnica. C'è un allenatore che ci dà garanzie tecniche, lui ha un modulo ben preciso e ci fa lavorare bene. Siamo contenti di ciò che stiamo ottenendo. Il riscatto di Torreira? Siamo contentissimi ma da qui a parlare di riscatto ce ne passa, tratteremo al momento opportuno con l'Arsenal con cui abbiamo un ottimo rapporto. Ne riparleremo a marzo-aprile".

Sull'acquisto di Ikoné il ds ha poi aggiunto: "Vogliamo essere una squadra offensiva. C'è unità di intenti. Possiamo vincere o perdere con tutti. Dobbiamo portare le vittorie davanti a tutto, essendo offensivi c'è più possibilità di fare gol. Ci vuole organizzazione tattica, certo, ma la prerogativa era puntare su calciatori in grado di creare la superiorità numerica".

Infine, sul rinnovo di Italiano, domanda a cui ha risposto Joe Barone: "È ancora presto per parlare di rinnovo. Facciamo passare il mercato, col mister c'è un ottimo rapporto. Se ne parlerà a fine campionato, non è una priorità in questo momento. C'è l'Udinese, poi il Torino, tutto il campionato. Guardiamo al futuro e a migliorare"

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