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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Una vittoria contro la piaga del bracconaggio

A Firenze maxi sequestro di armi, carne surgelata di fauna selvatica e animali imbalsamati: così si combatte la caccia illegale

Se il bracconaggio ha un pregio, è quello di mettere d’accordo tutti, cacciatori (in regola) compresi. La denuncia del fenomeno è infatti assolutamente trasversale. Anzi, sono gli stessi cacciatori regolari, attraverso la rivista Big Hunter, a fornirne i numeri: i bracconieri dovrebbero essere ben 300.000.
Neppure la nostra zona è immune ed è proprio di questi giorni la notizia di un corposo sequestro: armi, munizioni, 200 chilogrammi di carne surgelata di fauna selvatica e più di 100 trofei di animali imbalsamati. L’operazione, come informa il Corpo Forestale dello Stato, è stata resa possibile grazie alla vasta operazione di polizia giudiziaria condotta attraverso un’intensa attività di intelligence dal personale del Comando Provinciale di Firenze e dalla Polizia Provinciale di Firenze e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze.

Sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria 10 persone e sequestrate contestualmente 45 armi, tra cui fucili e carabine, 600 munizioni di diverso calibro, 200 chilogrammi circa di carne surgelata di fauna selvatica, in parte già confezionata e pronta per essere venduta, 95 trofei, oltre a 8 esemplari appartenenti alla normativa CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione).
Le indagini hanno confermato le ipotesi di reato sia a carico di un soggetto, già deferito in precedenza all'Autorità Giudiziaria, sia a carico di altri individui insieme ai quali praticava attività venatorie illegali, finalizzate al commercio delle carni di fauna selvatica e alla tassidermia dei capi abbattuti.

Si tratta di un cinquantunenne fiorentino, trovato in possesso di due ungulati illecitamente abbattuti (un cinghiale e un daino) e due armi detenute illegalmente. Gli sono stati contestati reati inerenti l'abbattimento e la detenzione illegale di fauna, anche vietata, nonché reati inerenti al porto e alla detenzione di armi. L'uomo, infatti, è risultato sprovvisto oltre che della licenza di caccia anche di regolare porto d'armi da più di 15 anni. L'attività investigativa è stata condotta con l'utilizzo di tecnologie di livello avanzato, anche in orario notturno e ha comportato numerose perquisizioni locali e domiciliari, tra le province di Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto. Dalle indagini è emerso che il presunto responsabile, in associazione con altri, nella zona del Mugello esercitava bracconaggio di esemplari di fauna stanziale tra cui cervi, daini, caprioli, cinghiali e lepri, nonché di specie di avifauna migratoria tra cui la beccaccia.

Le violazioni accertate sono riferibili alla detenzione e al porto in luogo pubblico illegali di armi e munizioni, all'esercizio dell'attività venatoria in assenza di regolare porto d'armi, all'uccisione e detenzione illegale di fauna anche protetta per la commercializzazione delle carni e dei trofei, alla detenzione illegale di fauna sottoposta a tassidermia e di esemplari tutelati dalla normativa CITES.

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