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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sono giganti, ma dobbiamo proteggerli noi

Questi enormi e bellissimi tesori verdi ci sono anche a Firenze: sono gli alberi monumentali, tutelati dalle regioni con leggi speciali

Come grandi giganti silenziosi e gentili se ne stanno là a osservare immobili il tanto affannarsi umano. Gli alberi sono più che una cornice decorativa per i nostri paesaggi, e non soltanto per il loro contributo da fornitori di ossigeno, imprescindibile al miracolo della vita.

La chioma possente o affusolata, il tronco più o meno piegato dai venti, alcuni di loro sono stati testimoni senza parola di decenni e decenni di storia e nella loro rassicurante fissità longeva sono un po’ un’ancora alla frenesia dei tempi moderni, persino quelli più caotici metropolitani.

Per celebrare e salvaguardare questa bellezza che fa da argine alla cementificazione persino metaforica, una legge regionale sancisce l'obbligo di conservare e tutelare gli alberi monumentali del proprio territorio.

Fin dagli anni Ottanta e Novanta è stato effettuato un censimento di queste piante storiche, a partire dalle segnalazioni di associazioni e singoli cittadini e da rilevamenti e verifiche sul campo.

Per queste piante, a tutti i livelli considerate parte integrante del patrimonio naturale ma anche storico-artistico del nostro Paese, viene applicata una forma di maggior tutela: diventano assolutamente intoccabili sia per quanto riguarda la parte esposta sia per quanto riguarda le radici, viene individuata un’area di rispetto, pari almeno all’ampiezza della chioma, idonea ad assicurare la loro buona salute, si valuta di caso in caso la possibilità di interventi mirati al mantenimento del loro buono stato vegetativo e di difesa fitosanitaria, da attuarsi comunque previo parere vincolante del competente Servizio Fitosanitario regionale e sono previste specifiche sanzioni per eventuali danneggiamenti.

Anche il comune di Firenze ha il suo tesoro di alberi monumentali, rigorosamente censiti dal Corpo Forestale dello Stato. Ve lo ripresentiamo qui - con localizzazione, genere, specie, circonferenza, altezza e nome comune - così che non capiti a nessuno di passare accanto a uno di questi preziosi tesori senza rendersene conto:


-    Piazza delle Belle Arti, Libocedrus decurrens Torr., 5, 30, libocedro
-    Poggiosecco (ex Villa Casoni), Thuja occidentalis, 6.3, 23, tuia
-    Villa Capponi, Cupressus sempervirens L.,    5.5, 19, cipresso
-    Villa Fabbricotti, Cedrus libani Barr., 7.6, 24, cedro del Libano
-    Villa della Petraia, Cupressus sempervirens L., 5.4, 30, cipresso
-    Villa Torrigiani, Celtis australis L., 5.5, 32, bagolaro

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