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Classifica smart city: restiamo in testa, ma si indietreggia

Le città metropolitane occupano i primi posti dell'indice: vale anche per Firenze, che passa però dal quarto al sesto

Firenze resta saldamente ai primi posti della classifica, ma indietreggia: passa dalla quarta alla sesta postazione. Lo smart city index è frutto di un attento monitoraggio territoriale realizzato da Between, che da 10 anni analizza il livello di innovazione tecnologica (dalla banda larga ai servizi digitali) delle nostre città.

La seconda edizione della classifica si è sviluppata seguendo l’evoluzione delle innovazioni: sono state aggiunte all’analisi tre nuove aree tematiche (Smart Culture & Travel, Smart Urban Security, Smart Justice) e sei nuove sotto aree (Wi Fi, Energie Alternative, Smart Grid, Giustizia Digitale, Sicurezza Urbana e Digital Security). In molte aree sono stati aggiunti ulteriori indicatori (passando da 153 a 422), per seguire l’evoluzione delle diverse tematiche, per monitorare un numero maggiore di servizi digitali, per aggiungere ove presenti dati sull’utilizzo dei servizi. Lo Smart City Index in questa fase misura prevalentemente la disponibilità dei servizi, ma progressivamente, arricchendosi, si sposterà sulla lettura dei percorsi delle città verso la Smart City.

Firenze, rappresentante delle città metropolitane – che escono decisamente vincenti dal monitoraggio -, registra l’altissimo punteggio di 90,6, collocandosi in prima fascia per la gran parte dei parametri: smart health, smart mobility, smart justice, smart government, Smart Culture & Travel, smart security, mobilità alternativa, efficienza energetica, risorse naturali; resta in seconda fascia per quanto riguarda broadband e non riesce a superare la terza per  smart education ed energie rinnovabili.

Se il podio è tutto di città metropolitane, al primo posto c’è Bologna e seguono Torino e Milano, le città medie, però, incalzano.
Una ventina le città tra il 4° ed il 30° posto. Trento è per il 2014 la città media più alta nel ranking (4° posto), grazie ad un buon posizionamento nelle nuove aree tematiche e al suo inserimento alla vetta della classifica Smart Education, da cui l’anno scorso era assente. Seguono Pisa, Verona, Parma e Brescia, le altre città medie nella top 10. Il Centro-Nord domina anche il segmento delle città medie: la prima città del Sud è Lecce al 41°posto, e tutte le città del Sud sono oltre il 50°.

Complessivamente, invece, le piccole città (<80.000 abitanti) occupano i posti bassi del ranking, ancor più che nel 2013. Solo 5 città (Lodi, Siena, Cremona, Pavia e Mantova) sono presenti nella prima fascia del ranking. Ciò dimostra che per costruire la Smart City occorre una massa critica (di risorse, di soggetti, di mercato) che attualmente è al di sopra degli 80.000 abitanti.

Firenze risulta particolarmente smart per quanto riguarda il turismo: qui – come anche a Roma, Siena e Venezia – è attivo un servizio grazie al quale è possibile acquistare online biglietti per musei o monumenti.

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