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Il Mugello perde un pezzo di storia: dopo oltre 100 anni chiude la Trattoria Giotto

Lo storico locale non sarà più gestito dalla famiglia Galli che darà l'attività in gestione

Il Mugello perde un pezzo della sua storia. Dopo oltre 100 anni di attività, la nota trattoria Giotto di Vicchio ha deciso di interrompere la secolare attività familiare per cedere il locale in gestione: “Siamo sempre stati abituati a lavorare in un ambiente casalingo – commenta Massimo Galli, titolare della trattoria – ma ora ho bisogno di dedicare del tempo ai miei genitori, che hanno quasi 90 anni, e prendere persone esterne non sarebbe la stessa cosa”. 

Perché da Giotto si lavora ancora come ai vecchi tempi: insieme a babbo Giovanni e mamma Rosina, Massimo preparava tutti i giorni a pranzo i famosi tortelli, un marchio di fabbrica del territorio del Mugello, che spesso e volentieri venivano presi anche da asporto, dato i pochi tavoli che i clienti più fortunati riuscivano a riservare. Un'attività che è cominciata prima della prima guerra mondiale, con il nonno di Rosina: “Io sono subentrato quando sono cresciuto ma adesso ho i figli più piccoli e purtroppo non posso lasciare l'attività a loro. Prima era tutto più semplice, non come oggi. Io ho una mentalità più artigianale che imprenditoriale. Adesso ci sono altri ritmi, inoltre mi pare che oggi si cerca sempre di complicare le cose. Non dico che chi nasca oggi e vuole realizzare un progetto non possa farlo, ma sicuramente è più difficoltoso, sia dal punto di vista economico sia da altri punti di vista”.

Non tutto è però perduto per gli abitanti di Vicchio. La trattoria infatti non sparirà, ma verrà affidata in gestione alla macelleria Zarra, che avrà il compito di continuare a portare in alto il nome di Giotto: “Mi dispiace perché siamo molto affezionati a questo posto – continua il 57enne - però il tempo va avanti per tutti, non solo per i miei genitori, ma anche per il sottoscritto. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di affetto da tutto il paese e non solo, e questo ci fa piacere e ci fa lasciare il tutto con tranquillità. In ogni caso sarà possibile ancora trovare i tortelli, anche se con una mano diversa, perché nel Mugello se non ci sono non si fa niente”.

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