rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
social

"Osterie d’Italia 2023": ben 27 sono in Toscana

La nostra regione si conferma quella con più "chiocciole" simbolo distintivo della guida di Slow Food Italia

Slow Food Italia ha pubblicato la nuova guida 2023 delle migliori osterie del paese. In questa 33esima edizione sono ben 270 le osterie premiate, mentre ad aggiudicarsi la Bottiglia e il Bere Bene sono rispettivamente in 450 e 126 locali. La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25).

La guida racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare. La nuova edizione raccoglie 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. 

Le novità dell’edizione 2023

Un ottimo segnale dello stato di salute di questo specifico segmento di ristorazione è dato dall'alto numero di nuovi ingressi - 139 novità rispetto alla scorsa edizione, «molti dei quali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria», commentano nell'introduzione i curatori Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni. È il caso di giovani professionisti che, dopo svariate esperienze all’estero, in segmenti totalmente diversi, come quello del fine-dining e in ristoranti di ben altro stampo e calibro, scelgono di assumere una forma precisa, che nella sua naturale identità permette di rispondere anche a questioni contemporanee sulla sostenibilità ambientale e umana attraverso un racconto autentico, genuino e accogliente della grande ricchezza di biodiversità, cultura e tradizione enogastronomica territoriale. Fenomeno, questo, che si attesta nelle grandi città che attingono alle ricette, gli ingredienti e le idee della cucina di mercato, così come in provincia, anche in zone remote e non facilmente accessibili che valgono il viaggio grazie alle osterie che si fanno a tutti gli effetti meta d’interesse. Accanto allo storico riconoscimento della Chiocciola, assegnato a quelle osterie che si distinguono per l'eccellente proposta e per l'ambiente, la cucina e l'accoglienza in sintonia con i valori del buono, pulito e giusto di Slow Food, e al riconoscimento della Bottiglia, che segnala una proposta di vini articolata, rappresentativa del territorio e con prezzi onesti, in Osterie d'Italia 2023 compare un nuovo riconoscimento: il Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità.

I simboli della guida Slow Food

Ai simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l'orto di proprietà, una selezione di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri – si uniscono due novità che mettono in luce i punti di forza, le eccellenze e gli elementi rappresentativi del territorio proposti da ogni osteria: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità, e il simbolo dell'olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio. A completare uno spaccato così dettagliato sono ancora gli inserti regionali, ovvero sezioni dedicate a realtà con specifiche peculiari di ogni regione, e solo lì ritrovabili: ne sono esempio le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna, e ancora i trippai toscani, i farinotti liguri e i mangiari di strada siciliani. 

Le migliori osterie della Toscana

  1. Aiuole – Arcidosso (GR)
  2. La Lina – Bagnone (MS)
  3. Il Tirabusciò – Bibbiena (AR)
  4. Il Grillo è Buoncantore – Chiusi (SI)
  5. La Solita Zuppa – Chiusi (SI)
  6. Osteria del Teatro – Cortona (AR)
  7. La Burlanda – Fosdinovo (MS)
  8. Oste Scuro – Grosseto
  9. Azzighe Osteria a Metà – Livorno (Nuovo ingresso)
  10. Il Mecenate – Lucca
  11. Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino (SI)
  12. Belvedere – Monte San Savino (AR)
  13. La Ciottolona – Montieri (Nuovo ingresso)
  14. L’Oste Dispensa – Orbetello (GR)
  15. La Bottegaia – Pistoia (Nuovo ingresso)
  16. Caveau del Teatro – Pontremoli (MS)
  17. La Tana degli Orsi – Pratovecchio Stia (AR)
  18. Caciosteria dei Due Ponti – Sambuca Pistoiese (PT)
  19. Antico Ristoro Le Colombaie – San Miniato (PI)
  20. Agriosteria La Casa del Buono – Terranuova Bracciolini (Nuovo ingresso)
  21. Il Conte Matto – Trequanda (SI)
  22. Buonumore – Viareggio (LU)

Le migliori osterie di Firenze per Slow Food

  1. Da Burde – Firenze
  2. Il Cibreo Trattoria – Firenze
  3. Osteria dell’Enoteca – Firenze (Nuovo ingresso)
  4. Mangiando Mangiando – Greve in Chianti (FI)
  5. Nonno Cianco – Abetone Cutigliano (nuovo ingresso).
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Osterie d’Italia 2023": ben 27 sono in Toscana

FirenzeToday è in caricamento