rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
social Campi Bisenzio

"Enfant prodige" a 7 anni: la storia di Sara, bambina degli scacchi

Nonostante la giovanissima età, Sara già vanta nel suo palmarès un titolo di campionessa provinciale e regionale

Oggi giorno è sempre più difficile vedere bambini e ragazzi che si applicano agli intramontabili giochi da tavolo. Tablet, telefonini e videogame hanno monopolizzato l'attenzione dei più piccoli, lasciando nel dimenticatoio i giochi di una volta. Non tutti però la pensano allo stesso modo.

Basta passare un pomeriggio con Sara Grego, bambina di appena sette anni, che a marzo scorso ha deciso di intraprendere la carriera da scacchista. E con ottimi risultati. “L'enfant prodige” di Campi Bisenzio vanta nel suo palmarès già un titolo di campionessa provinciale e uno regionale. Ma come è nata questa passione? A raccontarlo è direttamente Sara: “Un giorno, appena tornata a casa, mamma e babbo mi hanno detto che a scuola stavano organizzando un corso di scacchi. Mi hanno chiesto se io volessi partecipare, e io ho detto di si. Ero convinta della mia scelta, mi è piaciuto fin da subito. Insieme a me c'erano altri bambini della mia stessa età. Dopo un mese che ho cominciato il mio maestro ha iniziato a dirmi che ero brava e che sapevo giocare bene”.

E in effetti il maestro Tommaso Bartolini della Asd Scacchi Bisenzio non ci ha visto male. A metà del corso infatti Sara ha disputato il campionato regionale, portando a casa l'ambita coppa: “Eravamo una ventina di bambini, ho vinto tre partite che mi hanno portato al trionfo. Ero contentissima. Dopo questo torneo ho partecipato anche al campionato nazionale in Sicilia. In una settimana dovevamo disputare nove partite, io ne ho vinte tre. Anche se non ho conquistato il trofeo, mi è piaciuto molto viaggiare con i miei genitori. Sarebbe il mio sogno girovagare per giocare a scacchi”.

Una disciplina quella degli scacchi che sembra complicata, ma in realtà può risultare divertente e stimolante se affrontata con lo spirito giusto: “Se si ha tanta volontà, tutti possono imparare – continua Sara -. Le prime volte si insegna come si muovono le pedine. Dopo si insegna come si fa “l'arrocco”, che può essere corto o lungo. L'arrocco è una delle mosse più importanti degli scacchi, e si fa con il re e con la torre”. Guai però a chiedergli la sua strategia: “Ne ho una in particolare, ma non voglio che si dica, deve rimanere un segreto”.

Insomma, Sara ne ha già fatta di strada per avere solo sette anni, e davanti a sé ne ha ancora molta da fare per diventare una delle migliori scacchiste d'Italia. L'orgoglio dei genitori Silvia e Fabrizio è alto: “Siamo contenti che tutto ciò gli piaccia. Tutto è nato perché questo gioco implica la calma e il ragionamento, per tenere a bada la sua esuberanza (ride ndr). Non ci aspettavamo che andasse così bene. Il maestro ci dice che nonostante la giovane età, è una bambina che sta molto attenta e che apprende velocemente. Vedremo in futuro come andranno le cose”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Enfant prodige" a 7 anni: la storia di Sara, bambina degli scacchi

FirenzeToday è in caricamento