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Martedì, 16 Aprile 2024
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La storia della “ruota” degli Innocenti: cos'era e dove si trova a Firenze

Sul luogo oggi si trova una targa commemorativa di quello che è stato un servizio offerto per quattro secoli

Firenze è ricca di piccole chicce storiche poco conosciute e da scoprire. Una di queste è la ruota degli Innocenti che si trova, o meglio, si trovava, nel porticato orientale dell'Ospedale degl'Innocenti, in piazza Santissima Annunziata. Oggi, al posto della ruota, si trova una finestra ferrata e una targa che ricorda l'essenza di quel luogo. L'ospedale nacque infatti nel 1419 per accogliere i bambini che venivano abbandonati dalle famiglie che avevano avuto gravidanze indesiderate o da famiglie troppo povere perché potessero crescerli. 

La ruota era un cilindro di legno, collegato ad una cordicella con campana, che avvertiva dell’abbandono del neonato evitandogli di rimanere troppo tempo all’aperto. Si trovava alla sinistra dell’ingresso dell’Ospedale, oggi è stata rimossa, ma una targa qui collocata ricorda il suo prolungato servizio. La ruota fu installata il 5 febbraio 1445, data in cui l’Ospedale iniziò ad accogliere i bambini abbandonati (i cosiddetti “nocentini”) fino al 1875. La prima, il 5 febbraio di quell'anno, fu Agata Smeralda. La chiamarono così perché era la santa celebrata quel giorno. I bambini che poi venivano accolti non rimanevano nell’orfanotrofio, ma venivano esposti in Piazza del Duomo (da qui il cognome “Esposti”) per cercargli una nuova famiglia o per essere ripresi dai genitori che si fossero ricreduti. 

Come già scritto, la ruota rimase in servizio fino al 30 giugno 1875. La curiosità sta nel fatto che l’ultima sera furono lasciati sulla ruota due bambini, un maschio e una femmina, a cui vennero dati i nomi, rispettivamente, di Laudata Chiusuri e, appunto, Ultimo Lasciati. Dopo quel giorno la ruota fu chiusa ma lo Spedale continuò il suo servizio finìcon l'abbandono anonimo rimpiazzato da uno sportello di consegna, qui i neonati erano accettati solo se nati da madri nubili o se presentavano gravi situazioni familiari.Oggi la targa commemorativa recita: “Questa fu per quattro secoli fino al 1875 la ruoda degli Innocent, segreto rifugio di miserie e colpe alle quali perpetua soccorre quella carità che non serra porte”.

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